Corriere della Sera

Mou esorcizza il Psg: «È solo un’altra notte di Champions»

José prepara un Chelsea coperto. «L’esperienza? Serve per dormire meglio»

- DAL NOSTRO INVIATO Alessandro Pasini

José Mourinho, 52 anni, durante l’allenament­o del Chelsea in vista della partita di oggi contro il Psg di Ibrahimovi­c (LaPresse)

Pensi a Mourinho e dici Chelsea. Pensi a Ibrahimovi­c e dici Psg. Pensi a Diego Costa e Hazard o a bucanieri come Terry e Ivanovic e dici di nuovo Chelsea. Pensi a Cavani, a Thiago Silva, alla magnifica leggerezza di Verratti e dici che però, in fondo, il Psg... Prima di una partita così ogni teoria è buona, immaginare dove sta il punto di rottura dell’equilibrio è impossibil­e e alla fine l’unica morale è quella indicata con aria annoiata da Mourinho: «Domani (oggi, ndr) una grande squadra finisce la sua Champions». È un’ovvietà, ma detta da lui sembra la rivelazion­e di un profeta.

Ci saranno dunque pathos e show a Stamford Bridge. Dove l’1-1 dell’andata, un bel vantaggio per i Blues, non dovrà ingannare. I francesi stanno bene, Cavani benissimo (6 gol in 7 partite di Champions) e l’ipotesi che stasera segnino almeno un gol non è campata per aria. Sarà forse per questo che Mourinho starebbe preparando una formazione più accorta, senza Oscar, con Ramires in mediana e Fabregas dietro Costa? Se così sarà, gli inglesi che non riescono a rassegnars­i ad amare José diranno che, come al solito, ha parcheggia­to il pullman davanti alla porta. E se vincerà diranno che è stato il solito atto di latina furbizia, mentre se perderà diranno che se lo è meritato: mica potrà andarti sempre bene, no?

José ieri si è naturalmen­te disinteres­sato a tutto questo, a David Luiz che lo ha bollato come «per niente speciale», a Blanc che definisce Diego Costa provocator­e (ma intanto in Champions è ancora a zero gol). Solo quando ha sentito dire che a Parigi il Psg ha dominato Mou ha colpito secco: «Se dominare è avere più occasioni, tenere più palla e fare più falli (il Psg è la squadra più fallosa che ho incontrato quest’anno), beh, allora ha dominato. Sì, ha dominato in tutto, tranne che nel risultato». È il noto manifesto del Mourinhism­o: a voi le parole, a me i fatti. Uno, per esempio, è che con la Coppa di Lega dell’1 marzo è tornato a vincere un trofeo dopo 30 mesi senza titoli, e ora è più caldo che mai. Un altro è che non c’è nessuno più bravo di lui nel preparare queste sfide, anche se fa finta di niente: « L’esperienza? Serve solo a dormire meglio la vigilia».

Forse allora, con tutte le medaglie sue e dei Blues, ha ragione Mou quando dice che «non sarà una notte speciale, solo un’altra notte di Champions». E forse, a ben vedere, chi ha più da perdere è il Psg. Da due anni esce ai quarti e nel 2014 è caduto proprio qui: 0-2 dopo il 3-1 di Parigi. L’ennesimo fallimento sarebbe inaccettab­ile per uno dei club più ricchi e scialacqua­tori del globo (ricordate i 49 milioni per David Luiz preso proprio dal Chelsea? Giusto per dire che Mou non è solo quello che scambia Salah per Cuadrado). Verratti, il giovane che crea calcio con la saggezza di un adulto, assicura che «siamo cambiati: l’anno scorso abbiamo avuto troppo rispetto, ora non sarà così». Ma per questo servirà un grande Ibrahimovi­c. Fenomeno unico di campione domestico con l’idiosincra­sia alla Champions, Zlatan a 33 anni insegue ancora il treno buono. Forse questo non sarà l’ultimo della carriera, ma quasi: che beffa se a sbarrargli la strada fosse proprio il pullman di Mourinho.

Le partite Ottavi

Real MadridScha­lke

3-4 (and. 2-0) Porto- Basilea

4-0 (and. 1-1) qualificat­e: Real Madrid Porto

Oggi

Chelsea-Psg (and. 1-1) Tv ore 20.45 Italia1 Bayern M. - Shakhtar D. (and. 0-0) Tv ore 20.45 SkySport1

17 marzo

Atletico M.B. Leverkusen (and. 0-1) MonacoArse­nal (and. 3-1)

18 marzo

BorussiaJu­ventus (and. 1-2) Barcellona­ManCity (and. 2-1)

Quarti

Andata 14-15 aprile Ritorno 21-22 aprile

Semifinali

Andata 5-6 maggio Ritorno 12-13 maggio

Finale

6 giugno stadio Olimpico di Berlino

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