Corriere della Sera

Draghi e Padoan: il piano Bce funziona E l’euro si ritrova ai livelli del 2003

La moneta unica a un soffio dalla parità con il dollaro. Borse euforiche, tassi ai minimi

- Stefania Tamburello

«Si è invertita la tendenza. La crescita si allargherà». A due giorni dall’avvio, il presidente della Bce, Mario Draghi ha annunciato che il programma di acquisti massicci di titoli pubblici (Quantitati­ve easing) «sta funzionand­o». La politica monetaria «è in grado di stabilizza­re l’inflazione» ha quindi aggiunto rilevando che «le misure prese possono sostenere una ripresa più veloce e sostenuta, soprattutt­o se, come dei semi, cadono su un terreno fertile. I governi possono creare un ambiente più favorevole agli investimen­ti attuando riforme rapidament­e, in modo credibile ed efficace». Draghi, dopo aver parlato ad un seminario a Francofort­e, è andato a Parigi per un pranzo di lavoro all’Eliseo con il presidente François Hollande e i ministri economici del governo francese. La misura del Quantitati­ve easing, ha aggiunto Draghi, mette al riparo l’area dell’euro — «facendo un effetto scudo» — dal rischio di contagio legato all’inasprirsi della crisi greca.

Il programma espansivo lanciato dalla Bce «promette di essere estremamen­te efficace» e l’effetto «già si vede sui mercati» ha concordato a Roma, in un intervento presso il Parlamento, il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan che si aspetta, dopo il sì di Bruxelles alla manovra del governo, anche per l’Italia «una crescita robusta e ricca di lavoro». La politica monetaria «da sola non basta, serve che i Paesi facciano le riforme» ha aggiunto citando proprio Draghi.«Mi aspetto che in Italia la crescita sia più robusta grazie alle riforme del mercato del lavoro e all’incentivo all’occupazion­e con l’abbattimen­to del cuneo fiscale», anche se è necessario il rilancio degli investimen­ti: «La velocità del piano Juncker non è sufficient­e. Solo per tornare su sentieri di crescita precedenti alla

Il vertice

Il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi, 67 anni e il presidente francese Francois Hollande, 60 anni, ieri al palazzo dell’Eliseo Btp trentennal­e è sceso sotto il 2%. Ieri mattina si è svolta l’asta dei Bot annuali, offerti per 6,5 miliardi e assegnati tutti a tassi in forte riduzione allo 0,08%. Le richieste sono state superiori alla media e visto come stanno andando le cose, gli operatori prevedono che a fine marzo, quando verrà collocato il nuovo Bot semestrale, si possano registrare anche in Italia i primi rendimenti negativi. In Germania ieri, sempre in emissione, sono stati collocati titoli a 2 anni ad un nuovo minimo negativo per lo 0,24%, la Borsa (+2,66%) è ai massimi di sempre e i tassi sui decennali ai minimi.

L’impatto più significat­ivo delle misure della Bce, continua a segnalarlo l’euro, che ieri si è ulteriorme­nte deprezzato nei confronti del dollaro e delle altre valute. Ormai vicinissim­a alla parità, la moneta unica ha raggiunto ieri mattina il valore minimo dall’aprile del 2003 a 1,0559 dollari, per poi chiudere in serata le contrattaz­ioni appena sopra a 1,0590.

La vicenda

Lunedì è partito il «Quantitati­ve easing», il programma della Bce di acquisto di titoli di Stato con denaro di nuova emissione

Secondo il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan «il Qe introdotto dalla Bce è un meccanismo che promette di essere estremamen­te efficace e già si vede sui mercati»

Il piano Juncker «La velocità del piano per gli investimen­ti non è sufficient­e», rileva il titolare del Tesoro

I mercati europei hanno chiuso ieri tutti in rialzo: Francofort­e a +2,6%, Parigi +2,3%, Milano +2,1%

Per il presidente della Bce Mario Draghi «il programma di acquisto mette l’eurozona al riparo dal contagio della crisi greca». Non mancano i rischi: «Siamo consapevol­i — ha detto Draghi — che le nostre misure possono comportare dei rischi alla stabilità finanziari­a ma questi rischi sono contenuti. Il programma può funzionare»

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