Paris St. Germain avanti in dieci L’incubo del Chelsea e di Mou
Ibra espulso, decisivo Thiago Silva: prima regala un rigore poi segna il 2-2
E così il profeta José aveva torto. Non è stata la solita, scontata notte di Champions: stavolta passa il Psg e lo fa nel modo più incredibile, con merito, in dieci dalla mezz’ora per un folle gesto di Ibrahimovic in piena sindrome europea, recuperando due volte lo svantaggio, mettendo cuore e grinta quando tutto sembrava perduto, superando gli errori di un arbitro molto scarso e timbrando il trionfo in extremis con Thiago Silva. Un’impresa straordinaria, anche perché realizzata sul campo e nell’habitat naturale di Mourinho, il quale adesso avrà la sua pesante dose di meritate critiche e nemmeno un arbitro da criticare.
Il Psg ha aggredito bene il match e al 2’ per poco non è passato con Cavani, anticipato di giustezza da Terry. Poi la sfida si è calmata. Nel 4-2-3-1 di Mourinho Fabregas occupava la mediana, con Oscar dietro Costa e Hazard, unico vero creatore di gioco; nel 4- 3- 3 di Blanc il fulcro era il piccolo gigantesco Verratti, mentre Pastore appoggiava Ibra e Cavani nel tridente. Si procedeva a fiammate, con coraggiosa prudenza. Comprensibile: quando la tecnica e la velocità di esecuzione sono tanto alte, un passaggio sbagliato di un millimetro può provocare il big bang. Un passaggio, oppure un repentino momento di follia. È quello vissuto da Ibrahmovic al 31’, quando è entrato in scivolata su Oscar. Dal vivo è parso fallo da espulsione, e così l’ha giudicato l’arbitro Kuiper. Rivisto in tv è scalato ad arancione, ma la sostanza non cambia: Zlatan ha pagato l’assurdità del gesto, nonché la forza scenica dell’impatto tra il suo corpaccione
Battuto L’inutile volo di Thibaut Courtois, il pallone colpito di testa da Thiago Silva è in porta, il Chelsea è eliminato (Reuters) e quella piuma del brasiliano.
Ovviamente la gara è cambiata. Blanc è passato al 4-4-1 con Cavani centravanti; il Chelsea avrebbe anche meritato un rigore per un contatto CavaniDiego Costa, l’arbitro però ha sorvolato, sbagliando. L’idea del Psg adesso era: stare bassi e ripartire solo a colpo sicuro. Idea furba: il possesso del Chelsea (ora con Willian per il nervoso Oscar) era troppo lento, e al 13’ della ripresa ecco infatti la chance colossale: in contropiede, su imbucata geniale di Pastore, Cavani ha scartato Courtois e ha tirato sicuro. Bello, quasi perfetto, non sufficiente, perché la palla ha colpito il palo.
Qui è partito un copione classico: paura blu contro disperazione rossa. Nel frattempo Kuipers, in bambola totale, ha graziato Costa col giallo per una zampata su Thiago Silva peggiore di quella di Ibra. Serviva un atto di giustizia e ci ha pensato David Luiz, ex e grande nemico di Mourinho, che a 4’ dalla fine ha inzuccato l’1-1 su corner di Lavezzi appena entrato. Supplementari. Al 4’ Kuipers vedeva un fallo di mano di Thiago Silva in area: anche qui scelta borderline, ma ha inciso la dinamica del salto. Hazard, gelidissimo, ha trasformato il 2-1. Pareva finita, e invece proprio Thiago Silva, preso l’ascensore con timing perfetto, ha bucato Courtois da corner: 2-2. Per i Blues non c’era più tempo per nulla. E su Stamford Bridge si sentiva solo la Marsigliese dei tifosi parigini in delirio.