Tra Vespa e Daria Bignardi va in onda il volto di scambio
Il volto di scambio. Daria Bignardi invita nel «suo» salotto tv Bruno Vespa per parlare, tra le altre cose, del «suo» ultimo libro e puntualmente Vespa ricambia la cortesia: invita Bignardi nel «suo» salotto a parlare del «suo» ultimo libro (Rai1, lunedì, ore 22.50). Vespa, però, da gentiluomo abruzzese, fa qualcosa di più: si prende una sorta di rivincita su quello che lui chiama il mondo radical chic. Imbastisce un’agiografia dell’invitata al limite dell’imbarazzante: bella, brava, intelligente.
Con i suoi modi curiali, con il suo sorriso insinuante, Vespa perfidamente esagera. Agli occhi della sua platea sarà apparsa l’immagine di una
Vincitori e vinti
UOMINI E DONNE Maria De Filippi Daytime in tv: regna Maria De Filippi su Canale5, che raccoglie 2.926.000 spettatori, 22,4% di share TORTO O RAGIONE? Monica Leofreddi Daytime in tv: Rai1 sotto Canale 5, per «Il verdetto finale»: 1.647.000 spettatori, 12,9% di share santa laica, di una donna impegnata su più fronti (famiglia, letteratura, tv, ma attenzione!, la tv la si fa ma non la si guarda).
Vespa, però, voleva darci una lezioncina (magari inconsapevole): la qualità di un «messaggio» in tv dipende dalla qualità del messaggero, Daria è una di noi, volete capirlo sì o no, stolidi criticoni? Daria è stata la prima a portare Matteo Renzi in tv, dice Bruno, e Daria ringrazia: «Sei uno dei pochi a riconoscermi la primogenitura». Il delitto perfetto.
Il volto di scambio. Dal «suo» punto di vista (promozione di un libro) Daria Bignardi ha fatto bene ad accettare l’invito di Vespa, ma ha anche palesato l’incertezza che regna in lei. Il suo programma va maluccio. Per tirare su le sorti delle «Invasioni barbariche» è andata sul popolare (terreno non «suo») e così è apparsa ingessata, scarsamente ironica, stanca. Probabile che ormai si senta scrittrice e che la tv le paia solo un strumento lussuoso per affermare la «sua» presenza e promuovere il «suo» libro.
Il volto di scambio. La contaminazione ha le sue regole. Funziona, e bene, quando Daria (che ha esordito nel giornalismo con un’anticipazione su di un libro di Eco) decide di condurre il «Grande fratello». Ma il métissage non funziona quando, dal basso, alla parodia subentra l’irrisione.