Controllori scelti dai controllati Direttori dei lavori onnipotenti
Così Perotti poteva collezionare incarichi. Il caso Acerbo
De Lise, l’ex presidente del Consiglio di Stato, già finito nell’inchiesta sulla «cricca» di Balducci e Anemone per una compravendita immobiliare all’Argentario e perché consultore di Propaganda Fide. Due giorni dopo i carabinieri si appostano versi analogo a quello di certi burocrati, tanto simile (e stretto) è il rapporto con la politica. Nessuno per esempio si è mai meravigliato perché Antonio Acerbo, l’ex manager coinvolto nell’inchiesta sull’Expo 2015, era allo stesso tempo direttore generale del Comune di Milano e direttore dei lavori alla stazione di Milano.
Ma fa riflettere, la storia di Perotti, soprattutto sul meccanismo innescato dalla legge Obiettivo, voluta nel 2001 da Berlusconi e dal suo ministro Lunardi, validamente assistito da Ercole Incalza. Lo spiegano i vertici dell’Anas interpellati dal sito Internet lultimaribattuta. a proposito dell’incarico assegnato a Perotti per un lotto della Salerno-Reggio Calabria: «Il direttore dei lavori
Nel maggio scorso Davide Vaggi, consulente di Impregilo e cooperative rosse parla con Perotti «della predisposizione da parte della Selex (gruppo Finmeccanica) di una rete di controllo per l’immigrazione». L’obiettivo è esplicito: «C’è un grosso appalto ora in Libia, 350
Il paradosso È la legge Obiettivo a prevedere che il contraente generale nomini il responsabile I meccanismi Incalza organizza la serata con l’ex direttore del Sismi. Nelle carte Perotti appare in grado di cambiare le richieste nelle gare d’appalto
nei contratti a contraente generale è nominato per legge dallo stesso contraente generale». Traduzione: non c’entriamo nulla. Salvo poi scoprire che l’Anas aveva dato a Perotti un incarico in Libia.
Nelle opere pubbliche della legge Obiettivo il direttore dei lavori viene dunque scelto dall’impresa stessa: il controllato nomina il proprio controllore. Il direttore dei lavori deve infatti tutelare gli interessi dell’amministrazione committente. Ha la responsabilità di accertarsi che i materiali corrispondano e che il progetto venga rispettato. Firma lui gli stati di avanzamento per i pagamenti. Trasferire il potere della sua nomina dal soggetto pubblico che appalta l’opera al soggetto privato che la esegue prefigura quindi il totale svuotamento delle prerogative dell’amministrazione. E allora si capisce come sia possibile per uno stesso direttore dei lavori avere tanti incarichi insieme.
Eccoli, in questo caso, i privati. Ci sono i consorzi Cavet, Cociv e Cepav 2, sigle tramandate dall’alta velocità dei tempi di Incalza. Poi le immancabili cooperative. E il consorzio Ilia per l’autostrada Orte-Mestre, che fa capo a Vito Bonsignore: