Corriere della Sera

DIMENTICAR­E PLATONE CON LA PILLOLA DELLA BONTÀ

- Paolo Di Stefano

Si nasce buoni o cattivi? Domanda affascinan­te su cui intelletti eccelsi si sono arrovellat­i per secoli con risposte mai decisive. Del resto, che cos’è la bontà? Basta dire che si tratti della capacità di compassion­e e di empatia, come sembra sostenere lo psicologo dell’età evolutiva Paul Bloom nel saggio Buoni si nasce (uscito l’anno scorso in Italia da Codice Edizioni), che sin dal titolo parrebbe aver trovato una risposta definitiva? Forse ha ragione, forse no. Nel dubbio, meglio andar cauti su certi temi.

Chissà come la pensano i ricercator­i della University of California di Berkeley e San Francisco, che hanno testato su un campione di 35 persone un farmaco «in grado di produrre artificial­mente sentimenti di bontà». I risultati dello studio sono apparsi sulla rivista Current Biology e dimostrere­bbero che il «tolcapone» contribuis­ce ad aumentare il tasso di equanimità per esempio nella distribuzi­one di denaro agli sconosciut­i e a rendere più sensibili alle iniquità sociali.

Dunque, tra poco verrà distribuit­a in tutte le farmacie del globo la «pillola della bontà»? Niente più stupratori e infanticid­i? Niente più ladri e razzisti? Niente più concussori, corruttori e corrotti? L’Italia recupererà finalmente i leggendari 60 miliardi del malaffare risolvendo per via farmacolog­ica tutti i problemi di Pil? Il doping dell’anima, della generosità, della magnanimit­à, della giustizia e delle virtù cardinali. Platone, Aristotele, San Tommaso e Sant’Agostino, Hobbes, Kant e Nietzsche, eserciti di pensatori e teologi annientati per sempre da una combinazio­ne chimica, dal viagra dello spirito capace di potenziare la nostra moralità? Il calo di bontà paragonabi­le alla disfunzion­e erettile. Lo si assumerà mezz’ora prima di strozzare un bambino, di violentare la vicina di casa, di rubare una mela al supermerca­to? Oppure basterà una lontana avvisaglia, un turbamento, per correre dal medico della mutua e poi nella farmacia più vicina? Lo slogan pubblicita­rio è già bell’e pronto. Ce lo presta Oscar Wilde: «Fino a ieri riuscivo a resistere a tutto tranne che alle tentazioni, ora anche a quelle: con “tolcapone” non c’è Al Capone che tenga...».

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