«L’Isola dei famosi» ha già regalato sette punti di share a Canale 5
In attesa di sapere, domani sera, chi sarà il vincitore fra Rocco Siffredi (gran favorito), Valerio Scanu, Cecilia Rodriguez, le Donatella e Brice Martinet, quest’edizione numero dieci dell’«Isola dei famosi», la prima dell’era Mediaset, ha già senz’altro vinto la sua sfida col pubblico.
Senza contare la finale, «L’Isola» di Alessia Marcuzzi chiude il bilancio con 5.101.000 spettatori per il prime time, e uno share del 24%: considerato che la media di Canale 5 è leggermente inferiore al 17%, il format adattato per l’Italia da Magnolia regala alla rete sette punti di share, e conferma la centralità della tv generalista.
Top & Flop
BORUSSIA D.-JUVENTUS Massimiliano Allegri Primo tempo: 8.317.00 spettatori, 28% di share. Canale5, mercoledì 18 marzo, ore 20.45 LE INVASIONI... Daria Bignardi 537.000 spettatori, 2,53% di share. La7, mercoledì 18 marzo, ore 21.23
Con le sole due reti ammiraglie, Rai1 e Canale5, infatti, la generalista ha catalizzato, lo scorso lunedì, oltre dodici milioni di spettatori, più del 50% della platea complessiva.
«L’Isola» ha ben resistito allo spostamento al lunedì sera della puntata finale di «A un passo dal cielo», la fiction montana con Terence Hill che fa impazzire gli ultrasessantacinquenni. Il pubblico dell’«Isola» è del tutto diverso, e s’adatta bene agli obiettivi commerciali di Mediaset. Si tratta di un’audience decisamente femminile (due terzi degli spettatori sono donne), e giovane: il miglior share per target è raccolto fra i 15-24enni (40%), cui seguono i 25-34enni (32%), i quarantenni e i bambini.
Analizzando le curve, si vede che la share dell’«Isola» si alza notevolmente dalla seconda serata. La puntata di lunedì si è chiusa oltre l’una di notte, dopo una diretta di 221 minuti, un vero record.
Resta la curiosità di capire il senso di un «allungamento del brodo» tale da non consentire di vedere la chiusura del programma a buona parte del pubblico che ha iniziato a seguirlo. Un tempo s’è fatta una battaglia per il rispetto di tempi del palinsesto più umani, e dello spettatore, ma tutto pare dimenticato. (a.g.) In collaborazione con Massimo Scaglioni,
elaborazione Geca su dati Auditel