Inzaghi: «Stiamo crescendo e potevamo fare più gol»
Il naufrago Filippo Inzaghi supera l’ennesima ultima spiaggia e pur nei mari in tempesta si avvia a concludere la stagione sulla panchina del Milan. Deve ringraziare Jeremy Ménez, l’insostituibile che finora lo ha ripagato con 15 gol (di cui 8 su rigore). Il francese, dopo la prima rete, ha esultato in maniera polemica. «Non ce l’avevo con il pubblico ma con chi parla senza sapere niente di me e sbaglia». Dopo le pressioni della settimana, piena di rumors su contatti con altri tecnici, Ménez puntella la posizione di Pippo. «A Firenze avevamo fatto una buona gara ma avevamo perso, ora portiamo a casa i tre punti. La squadra sta crescendo. Con due-tre vittorie può cambiare tutto».
Inzaghi tira un sospiro di sollievo. «Sono contento per la squadra, prima aveva raccolto meno di quanto meritasse. All’inizio eravamo spaesati, poi abbiamo creato tantissimo. Avremmo potuto fare qualche gol in più. Da Firenze è iniziato un nuovo campionato. Sapevo che ci sarebbero state difficoltà, era utopistico che alla prima esperienza non avessi sofferto. Ma sento squadra e dirigenza vicina».
La gara si è giocata in un silenzio imbarazzante, senza striscioni e con la curva in muta contestazione (interrotta solo dai fischi per i sostituiti Honda e Destro). «Mi dispiace soprattutto per Silvio Berlusconi» ha commentato Adriano Galliani che nel comunicato diffuso venerdì era stato uno dei bersagli della critica ultrà. «Ha preso il Milan in un’aula di tribunale e l’ha portato a vincere 28 trofei. Anche noi ci accorgiamo che il momento è complicato ma stiamo lavorando per migliorare». Le linee guida per il futuro sono tracciate. «Per volontà precisa del presidente ricostruiremo un nucleo storico di giocatori convocabili in azzurro. Un po’ come avvenne dopo il 10° e l’11° posto della fine degli anni 90».
Mentre Mr Bee chiude un accordo con la Global Legends (a cui appartiene anche Cannavaro) per insegnare calcio a milioni di bambini in Cina, i nomi per il dopo-Inzaghi si sprecano. «Non abbiamo accordi con nessun tecnico. Pippo ha un contratto anche per il prossimo anno». Fino a maggio la panchina resta sua .