«Due carabinieri in licenza sono i banditi della rapina»
Napoli, dieci feriti nella sparatoria. I militari piantonati in ospedale
Un tentativo di rapina con sparatoria, inseguimento tra rapinati e rapinatori, nuovo conflitto a fuoco che lascia a terra dieci feriti. E poi il colpo di scena finale: i carabinieri che arrestano due loro colleghi, accusati di essere i banditi che hanno scatenato l’inferno lungo le strade di Ottaviano, paese dell’entroterra vesuviano diventato famoso perché era il regno del capo della Nuova camorra organizzata Raffaele Cutolo.
È qui che ieri in tarda mattinata due uomini sono entrati con le pistole spianate in un supermercato, l’Etè, per farsi consegnare l’incasso. Non immaginavano che quello non era assolutamente un posto da rapinare.
Lo scontro
Carabinieri durante i rilievi sul luogo dell’incidente sulla 268 del Vesuvio avvenuto durante l’inseguimento dei rapinatori dopo il tentativo di assalto a un supermercato di San Giuseppe Vesuviano Non immaginavano di ricevere, invece dei soldi, una reazione tanto violenta quanto coraggiosa. Contro i rapinatori si sono avventati per primi due dipendenti del centro commerciale, due giovani rumeni che non si sono tirati indietro nemmeno quando i banditi hanno cominciato a sparare.
Anzi, sono stati talmente determinati da costringere quei due a scappare. E non si sono fermati nemmeno allora. Saliti anche loro in macchina, hanno cominciato ad inseguirli, e poco dopo si sono aggiunti alle auto in corsa anche quella del figlio del titolare del supermercato, avvertito telefonicamente e partito subito anche lui alla ricerca dei rapinatori e sicuramente almeno un’altra ancora, che però fino a ieri sera non è stata ritrovata.
Certo, quando a pochi chilometri da Ottaviano gli inseguitori sono riusciti a speronare l’auto dei fuggitivi e a farli andare contro un muro costringendoli quindi a fermarsi, ad affrontarsi c’erano almeno dieci persone: due da una parte e otto dall’altra. Si è sparato ancora e le indagini stanno cercando di stabilire se ad essere armati fossero solo i due che avevano tentato il colpo al supermercato o anche qualcun altro. Nel bilancio di dieci feriti ci sono alcuni che hanno solo qualche contusione, ma anche due gravi, tra i quali il figlio del proprietario del negozio, colpito da un proiettile all’addome.
Le ambulanze intervenute si sono dirette verso tre ospedali in tre paesi diversi, e quindi i carabinieri del nucleo investigativo di Torre del Greco e i magistrati della Procura di Nola hanno dovuto fare su e giù per interrogare tutti quelli che erano in condizioni di parlare. Ma subito si sono insospettiti scoprendo che tra i dieci feriti c’erano due carabinieri in licenza, uno di 41 anni e l’altro di 33. Due che non avevano alcun motivo per trovarsi lì: prestano servizio al Battaglione di Mestre, uno è originario della provincia di Napoli, l’altro invece è di Chioggia. E loro, del resto, una spiegazione credibile non sono proprio riusciti a darla, anche se hanno tentato in tutti i modi di convincere i colleghi e i pm di essere estranei alla rapina. Ma non ci sono riusciti, e in serata la Procura ha emesso nei loro confronti un decreto di fermo che dovrà ora essere convalidato dal gip. Intanto i due — immediatamente sospesi dall’Arma — sono piantonati in ospedale.
La vicenda
Nella tarda mattinata di ieri, dei banditi irrompono in un super della catena «Etè» a Ottaviano (Napoli)
Prima della fuga i rapinatori sparano dei colpi dentro il super, ferendo delle persone