«Imprese e crescita Più strumenti per il risparmio»
Padoan al Salone di Milano. Fondi protagonisti
Volano le esportazioni a febbraio verso i Paesi extra Ue. Secondo i dati diffusi ieri dall’Istat l’export ha registrato un aumento del 4,5% rispetto a gennaio di quest’anno e del 7,1% rispetto a febbraio 2014. Il rialzo congiunturale è trainato dai beni strumentali (+13,7%) ed è dovuto in gran parte alla vendita di mezzi di navigazione marittima. A febbraio scorso l’avanzo commerciale tra l’Italia e i Paesi extra Ue è stato pari a 2.840 milioni di euro, ricorda l’Istat, in rialzo rispetto ai 1.338 milioni di febbraio 2014. Il surplus nell’interscambio di prodotti
Numeri da record con 162 miliardi di raccolta negli ultimi 14 mesi. E molte speranze di incroci produttivi tra la ripresa e i portafogli delle famiglie. Il risparmio — protagonista del sesto Salone a tema, iniziato ieri all’Università Bocconi e aperto fino a venerdì 27 marzo — chiede ancora alla politica di diventare un obiettivo strategico. «L’interesse per i fondi è altissimo in tutta Europa dove nel 2014 la raccolta netta ha superato i 600 miliardi — ha detto Giordano Lombardo, presidente di Assogestioni, l’associazione delle sgr attive in Italia che organizza l’evento —. Ma l’industria italiana dei fondi, che vale il 15% dei flussi europei, cresce ad un ritmo tre volte superiore rispetto alla media».
La discesa dei tassi al minimo che spinge i risparmiatori a non energetici è pari a 5 miliardi rispetto ai 4,7 di febbraio 2014. Le importazioni sono, invece, cresciute dell’1,1% su base mensile e diminuite del 4,1%, con la marcata contrazione degli acquisti di energia (-32,7%). Anche le vendite di beni di consumo durevoli (+5,5%) e di energia (+2,4%) sono in espansione rispetto al mese precedente. Quanto alla crescita dell’export di febbraio su base annua, essa è determinata dai beni strumentali (+19,9%) e, in misura minore, dai prodotti intermedi (+4,6%). Le vendite di energia sono, invece, in forte calo cercare rendimenti in impieghi diversi dal fai-da-te e il ritorno della voglia di accantonare per il futuro — anche se in molti casi lo si fa ancora per paura dell’ignoto post crisi e non per un definitivo ritorno della fiducia — sono tra le ragioni che guidano il boom e che sono state citate, con accenti diversi e analisi simili, anche dal ministro dell’economia Pier Carlo Padoan e dall’ex Cancelliere tedesco Gerhard Schroeder, intervenuti alla conferenza di apertura.
Negli intenti dell’industria, del governo e delle istituzioni europee tra le prossime sfide c’è quella di un maggior raccordo tra l’economia reale e gli investimenti dei privati. «Il risparmio gioca un ruolo principale per individuare canali alternativi al finanziamento alle imprese — ha detto Padoan —.
I flussi di capitale (miliardi di euro) Lo dimostrano le evoluzioni della normativa europea relativa agli Eltif, i fondi per l’investimento di lungo termine che sotto la presidenza italiana, ha avuto un importante accelerazione». I fondi che portano anche nei portafogli delle famiglie i titoli delle piccole imprese non quotate e quelli delle grandi opere infrastrutturali possono creare una cinghia di trasmissione (finora inesistente o quasi) tra la crescita che l’Europa spera di ritrovare e il (-23,9%) paragonando i dati su base annuale. I mercati di sbocco più dinamici sono stati il mese scorso soprattutto Stati Uniti (+49,3% che si riduce a +24,8 al netto dei mezzi di navigazione marittima) e Turchia (+10,7), mentre sono in marcata flessione le vendite verso Russia (-28,5) e Paesi Mercosur (Mercato comune dell’America meridionale -17,6). In forte calo le importazioni dai Paesi dell’Opec (-24,7) e Russia (-23,3).
Lombardo I fondi italiani crescono a un tasso tre volte superiore a quello europeo, dove peraltro la raccolta ha superato quota 600 miliardi
desiderio di investire per il proprio futuro dei singoli cittadini. Non sono strumenti adatti a tutti — ha chiarito Lombardo — la maggioranza degli asset privati dovrà restare impiegata in strumenti tradizionali e meno rischiosi. Ma se anche solo una piccolissima parte, quella che può permetterselo con reciproco vantaggio, si mettesse in gioco per la ripresa il sistema avrebbe un nuovo impulso.