Corriere della Sera

Il Parma rischia di perdere altri punti in classifica

- DALLA NOSTRA INVIATA

Nel cuore di un cantiere grande come Torino (132 chilmetri quadrati), con un sottofondo ininterrot­to di martelli pneumatici, il ragazzo che sfratterà Sotomayor dal suo attico ( m 2,45, Salamanca 23/7/1993), ci invita alla grande abbuffata. « Ora tutto il mondo sa dov’è il Qatar. Ai Giochi 2024 sarò troppo vecchio per saltare, ma potrei accendere il braciere… ».

Mutaz Barshim, 23 anni, si butta sulla sua insalata con la voracità con cui il Qatar ha sbranato il risiko dello sport, riscrivend­one regole e geografia. Sette Mondiali in otto anni, dal ciclismo (2016) alla ginnastica (2018), dall’atletica (2019) al calcio (2022), più tutto il resto (Diamond League, moto), sognando una gara di Formula 1 sul circuito cittadino e, magari (ma c’è il problema della data), l’Olimpiade contro Rometta nostra.

Tanta abbondanza posa le fondamenta su petrolio e gas, accuse di corruzione della Fifa e sfruttamen­to di esseri umani denunciato da Amnesty, ma l’Emiro Sheikh Tamim bin Hamad Al Thani è affamato e il Paese giovane (compirà 200 anni nel 2025) come il giunco che sventola la bandiera qatariota ogni volta che scavalca l’asticella, unico esemplare di fuoriclass­e autoctono.

La velocità con cui Doha sta asfaltando il deserto per costruire il suo immenso playground fa spavento. Gru come arredo urbano, traffico isterico di minibus che trasportan­o operai (1.4 milioni di immigrati), una città parallela da 200 mila abitanti, Lusail City, che spunta a vista d’occhio alla faccia dei numeri delle morti bianche: 430 nepalesi e 567 indiani tra gennaio 2012 e aprile 2014, secondo il Guardian; l’ultimo scandalo su cui indagano le Nazioni Unite riguarda gli schiavi nordcorean­i, privati del passaporto e affittati dal governo di Pyongyang all’Emiro per costruire gli stadi del Mondiale. Nonostante le denunce, il progetto avanza. E sul quotidiano locale, The Peninsula, ci pensa Blatter a rassicurar­e gli animi: «Il welfare degli operai è migliorato; siamo catalizzat­ori di una rivoluzion­e culturale».

Sarà. Ma vallo a dire ai cingalesi che trapanano tutta la notte senza assistenza sanitaria mentre il muezzin si sgola per farsi sentire e Barshim corica il suo prezioso carico, 66 chili per 188 centimetri, in vista dell’oro di Rio e nuovi record.

Ieri diluviava però tra due mesi ci saranno già 40 gradi. Unti gli ingranaggi con cinque milioni di dollari in bustarelle, Uefa di Platini inclusa (inchiesta del Telegraph, poi la commission­e etica della Fifa ha concluso che andava tutto benissimo), inshallah la finale verrà giocata il 18 dicembre 2022 nello stadio refrigerat­o e l’atletica, per non sudare troppo, correrà, lancerà e salterà all’inizio dell’ottobre 2019, in nome delle medaglie, del dio Barshim e dei petrodolla­ri.

«La visione dello sport del Qatar è simile a quella di Steve Jobs nella tecnologia » dice milioni di dollari spesi in bustarelle secondo il Telegraph per avere i Mondiali di calcio del 2022 Tre punti gli sono già stati tolti, ma adesso il Parma rischia un’altra penalizzaz­ione in classifica. Il procurator­e federale Stefano Palazzi, su segnalazio­ne della Covisoc, ha infatti deferito al Tribunale federale nazionale Giampietro Manenti e Pietro Leonardi «per non aver documentat­o agli Organi Federali competenti l’avvenuto pagamento degli emolumenti dovuti ai propri tesserati, lavoratori dipendenti e collaborat­ori addetti al settore sportivo per le mensilità di luglio, agosto, settembre, ottobre, novembre e dicembre 2014, nei termini stabiliti dalla normativa federale» nonché «per non aver documentat­o agli Organi Federali competenti l’avvenuto pagamento delle ritenute Irpef e dei contributi Inps relativi agli stessi emolumenti per le mensilità di luglio, agosto, settembre, ottobre, novembre e dicembre 2014, nei termini stabiliti dalla normativa federale». Deferita per responsabi­lità diretta anche la società.

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