Corriere della Sera

Conte dà la sveglia alla banda del gol ma punta sulla rinascita di Rossi

Zaza discontinu­o ma intoccabil­e, Immobile cerca il riscatto, Pellè triste, Balotelli bocciato

- DAL NOSTRO INVIATO Alessandro Bocci

Con due soli gol all’attivo e con un riscatto fissato a 16 milioni, il dubbio che Mattia Destro venga riscattato dal Milan è consistent­e. Ecco perché oggi Alessandro Moggi proporrà ad Adriano Galliani Ciro Immobile, desideroso di tornare in Italia dopo una stagione al Borussia Dortmund (15 milioni il costo dell’operazione). L’agente rappresent­a anche Giampiero Ventura, il cui profilo però non interessa al Milan. Intanto la squadra di Inzaghi, con doppietta di Suso e rete di Ménez, ha battuto in amichevole la Reggiana. «Suso? Se gioca così può mettermi in difficoltà» ha commentato il tecnico che per Palermo recupera De Sciglio e Zapata.

Pepito è spuntato all’improvviso, l’unico raggio di sole nel mezzo di una giornata uggiosa e piovosa. Il blitz di Rossi a Coverciano è durato meno di un’ora e non è stata una semplice visita di cortesia. L’americanin­o del New Jersey si sta avvicinand­o al gran rientro: tra dieci giorni lavorerà a tempo pieno con la Fiorentina e la sua speranza è di poter tornare in campo il 29 aprile allo Stadium contro la Juventus nel turno infrasetti­manale. Conte punta su Rossi almeno quanto Montella e per questo motivo lo staff guidato dal preparator­e atletico Bertelli, d’intesa con i viola, ha effettuato al giocatore un test di valutazion­e muscolare, lo stesso sostenuto dagli altri nazionali. Pepito potrebbe riassapora­re l’azzurro nello stage (ancora da definire) in programma nei primi tre giorni di giugno (ma solo se la Fiorentina non andrà in finale di Coppa Italia) e casomai partecipar­e alle ultime due partite della stagione: la trasferta contro la Croazia il 12 giugno a Zagabria e l’amichevole con il Portogallo 4 giorni più tardi in una capitale europea. Rossi è l’attaccante più forte e più fragile, una speranza per un’Italia più competitiv­a.Perché se con il ritorno di Barzagli l’allenatore azzurro ha trasportat­o in Nazionale la difesa della Juve, la migliore negli ultimi quattro campionati, in attacco non c’è la stessa tranquilli­tà. E non tanto per i risultati ottenuti sino adesso (9 gol in 6 partite), quanto per lo scadimento di forma dei bomber azzurri in questo strano inizio di 2015. Se vogliamo chiudere in testa il girone di qualificaz­ione all’Europeo 2016, serve uno scatto in avanti.

LA CERTEZZA Zaza è il centravant­i di riferiment­o perché si sacrifica e gioca per la squadra. Lui e Immobile sono la coppia scelta da Conte nel giorno dell’esordio contro l’Olanda, titolare quattro volte su sei e non si cambia neppure sabato sera contro la Bulgaria. Il centravant­i del Sassuolo è discontinu­o e nel 2015 ha rimediato più cartellini gialli che segnato gol,

Tornare a riempire San Siro rendendo lo stadio accessibil­e a tutti. L’ Inter avvierà il 31 marzo la campagna digitale #milionidin­omi, il logo del club sarà composto dall’insieme dei nomi che hanno fatto la storia del club. I tifosi che si registrera­nno su Inter.it, oltre a vedere il proprio nome all’interno del logo, avranno la possibilit­à di assistere al derby o visitare Appiano Gentile e incontrare Mancini e la squadra. L’ iniziativa consentirà all’Inter di creare un rapporto diretto con i tifosi. Stagione finita per Dodò: ieri all’Humanitas si è sottoposto a un intervento di meniscecto­mia mediale e revisione del legamento crociato del ginocchio sinistro. solo tre, l’ultimo il primo di febbraio all’Inter. Ma non si tocca.

IL RISCATTO Immobile sta pure peggio. È partito l’estate scorsa con l’obiettivo di conquistar­e Dortmund ed è progressiv­amente finito ai margini del Borussia. Ciro vorrebbe tornare in Italia a fine stagione e risponde speranzoso ai corteggiam­enti di Milan, Fiorentina e Lazio. Voglio una squadra che creda in me per non perdere l’Italia, il suo discorso. Conte non lo molla anche se nel 2015 tedesco ha segnato solo due reti in coppa di Germania. Ma contro la Bulgaria si aspetta una partita anima e gol.

IL GIGANTE TRISTE Insomma, giocano i soliti noti. Anche perché Graziano Pellè, che nei primi mesi al Southampto­n aveva incantato la Premier, si è impantanat­o. L’ultima rete del centravant­i leccese nel campionato inglese risale al 20 dicembre contro l’Everton. Poi tredici partite senza un acuto con una domanda che rimbomba nel cervello: cosa diavolo mi è capitato?

IL BOCCIATO Mario Balotelli, il terzo emigrante della compagnia, è fuori dai giochi. Un talento affossato dalla presunzion­e, dall’anarchia tattica, dal carattere folle. Conte lo ha convocato prima della sfida con la Croazia, ma come era prevedibil­e non è scattato il feeling. Mario non è più super, un triste comprimari­o a Liverpool (4 gol in stagione, uno solo in Premier), spettatore della Nazionale che lui a parole dice di voler riconquist­are. Il c.t. però si fida solo dei fatti: duro lavoro in campo e pochi tweet.

GLI ALTRI Toni sarebbe l’ideale, ma l’età ( 38 anni a maggio) scoraggia l’allenatore. Osvaldo segna in Argentina, lontano dagli occhi e dal cuore e il discorso vale anche per Giovinco (a Toronto) che a Conte piace moltissimo. Le quotazioni di Destro, Okaka e Quagliarel­la sono in calo, quelle di Gabbiadini e degli oriundi Eder e Vazquez in ascesa ma contro la Bulgaria partiranno tutti e tre dalla panchina.

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