Tavecchio entra in tackle sulla Juve
«Calciopoli? Reati provati e la richiesta di risarcimento è una lite temeraria»
Dice Carlo Tavecchio poco dopo aver dato il «Bearzot» a Max Allegri: «In attesa delle motivazioni, la sentenza della Cassazione conferma la linea della giustizia sportiva: fatta salva la prescrizione, i reati ci sono stati, l’associazione a delinquere pure, per noi la richiesta di risarcimento della Juve è una lite temeraria». Ovviamente il tema è Calciopoli e l’odissea giudiziaria che si porta dietro da 9 anni tra processi sportivi, penali e cause civili, alcune potenziali e altre «dormienti» come quella da 443 milioni istruita dalla Juve al Tar del Lazio contro la Figc.
Ma particolare attenzione va sulle ultime due parole usate ieri dal presidente federale: «lite temeraria » , una precisa espressione tecnica. Cioè: una
Punta Simone Zaza, 23 anni, impegnato in allenamento (Ramella) causa in cui chi ha agito in giudizio, quindi la Juve, lo ha fatto con «malafede o colpa grave», citando il sito di informazione giuridica Altalex, come fosse consapevole del proprio torto e andasse avanti con «intenti dilatori e defatigatori». Per spossare la Federcalcio, ma senza possibilità di vittoria e a forte rischio di contro-causa. Il che è tutto meno che un segnale di disgelo.
In realtà basterà aspettare le motivazioni della Cassazione per capire se la Juve potrà avere chance concrete al Tar del Lazio e davanti alla giustizia sportiva per i due scudetti revocati. Però la tensione è già alta, le parole durissime di Tavecchio fanno capire quanto il rapporto tra Juventus e Figc sia problematico. Del resto 443 milioni, per una federazione che ne fattura 165 all’anno e che a ottobre si è vista ridurre del 40% i contributi del Coni, non sono pochi, il rischio è la bancarotta. In questo senso la sentenza della Cassazione ha dato sollievo perché ha sancito la prescrizione (che assoluzione non è) per gli imputati eccellenti confermando illecito e associazione. Poi però le motivazioni potrebbero dare una prospettiva diversa. «Da questa sentenza la Figc assume un atteggiamento più tranquillo e più sereno — ha detto Tavecchio —. Il teorema è confermato, un reato c’è stato e non di poco conto. In futuro dovremo sistemare le questioni in modo diverso». Traduzione: andiamo oltre.
Anche se la partita è doppia, c’è la vicenda sportiva relativa ai due scudetti revocati (uno dei quali assegnato all’Inter). Le motivazioni potrebbero liberare il ricorso della Juve attraverso l’articolo 39 del codice di giustizia sportiva, ma la strada per tornare in possesso dei titoli (oppure toglierne uno all’Inter) resta impervia. «Questo è un problema che si vedrà — ha commentato Tavecchio —. La questione dell’Inter è un’altra cosa». O forse no.
Tavecchio Fatta salva la prescrizione i reati ci sono stati, l’associazione a delinquere anche, la Federcalcio è serena Motivazioni Il club bianconero aspetta le motivazioni della Cassazione per il suo ricorso al Tar