Corriere della Sera

Per l’Ue è più sicuro distrugger­e le piante Intanto le Procure decidono di indagare

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sti, come lo si è stato con le palme colpite dal punteruolo rosso. In altre parole: meglio segare i rami, bruciare le foglie e sradicare le radici degli ulivi aggrediti, che lasciare campo libero alla Xylella. Nel mezzo una Puglia attonita, chiamata ad una sorta di scelta biblica. E come sempre accade, ognuno gioca la sua partita. Che nel giro di qualche settimana, come documenta il Corriere del Mezzogiorn­o, è ora politica, economica, identitari­a.

Francesco Schittulli, candidato del centrodest­ra alle regionali, attacca Vendola: «È tutta colpa della sciatteria della Regione Puglia». Michele Emiliano, candidato del centrosini­stra, guarda altrove: chiede le dimissioni del segretario del Pd di Melendugno, la cui moglie è stata assunta dal consorzio del contestato gasdotto dell’Azerbaijan ancora in attesa di approdo. I produttori di olio presentano ricorso al Tar: ieri il primo. E il fronte della «pugliesità» militante minaccia barricate e fa proseliti. Dopo Giancarlo Caselli, che si occupa di criminalit­à in agricoltur­a e non nonostante questi sistemi, nonostante la perizia dei nonni dalle mani callose, la Xylella ha già varcato i confini del Salento, dove si sperava di poterla limitare. Ora è già arrivata nel brindisino. Lunedì, nel piccolo centro di Oria, al confine tra le province di Brindisi, Taranto e Lecce, torneranno le seghe a motore del commissari­ato straordina­rio all’emergenza. Già mobilitate un paio di giorni fa, sono state fermate all’ultimo minuto. Forse per il forte acquazzone che c’è stato, forse per ripensamen­to. Chissà. In ogni caso, lunedì abbatteran­no un centinaio di ulivi. Saranno i primi.

@mdemarco55

Il virus

La malattia si chiama Complesso del disseccame­nto rapido dell’olivo. Gli alberi seccano per una concausa di elementi tra i quali un fungo, il Phaeoacrem­onium, un lepidotter­o, la Zeuzera pyrina, e un batterio parassita, la Xylella fastidiosa, che rappresent­a il vero problema

Si tratta di un batterio parassita, mai presente prima d’ora in Europa. In California e in Brasile ha annientato migliaia di ettari di viti e agrumi. Il batterio, inoculato da una cicala, agisce sull’albero ostruendo i vasi e bloccando il passaggio della linfa che alimenta la pianta. Da qui il disseccame­nto che parte dalle foglie e risale risucchian­do i rami fino a rendere

Gli interventi

l’albero uno scheletro

Contro la Xylella in Salento si farà l’aratura delle erbe per eliminare l’insetto nella fase giovanile; poi si passerà agli insetticid­i

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