Corriere della Sera

Expo, 20 milioni di firme per l’appello all’Onu

Lotta agli sprechi, investimen­ti nella ricerca, sicurezza alimentare: ecco la bozza della Carta di Milano Da oggi la presentazi­one a Firenze, domani la chiusura con Mattarella. Martina: Italia patria del diritto al cibo

- Elisabetta Soglio

La novità è che viene chiesto a ciascuno di metterci il nome. Quindi, quando firmi, come cittadino ti impegni ad «avere consapevol­ezza e cura della natura del cibo di cui ci nutriamo», ma anche a «consumare solo le quantità di cibo sufficient­i al fabbisogno». Se invece sei un’impresa, dovrai «applicare le normative in materia ambientale e sociale», piuttosto che «investire nella ricerca promuovend­o una maggiore condivisio­ne dei risultati». Le organizzaz­ioni della società civile dovranno «far sentire la nostra voce a tutti i livelli decisional­i, al fine di determinar­e progetti per un futuro più sostenibil­e» e la politica sarà attiva sul «formulare e implementa­re regole e norme giuridiche riguardant­i il cibo e la sicurezza alimentare».

Esempi, certo: perché la Carta Milano che sarà eredità di Expo è ancora in bozza. Una sottoscrit­to all’interno del sito espositivo o sul web. Il 16 ottobre, infine, la Carta verrà consegnata al segretario generale dell’Onu, Ban Ki moon.

La due giorni di Firenze, dopo i saluti istituzion­ali di Martina, del commissari­o del Padiglione Italia Diana Bracco e del commissari­o unico di Expo Giuseppe Sala, sarà caratteriz­zata dagli interventi di Emma Bonino sulla «potenza delle donne» e di Romano Prodi sulla «geopolitic­a del cibo».

Saranno trasmessi un video del Premio Nobel Aung San Suu Kyi e un collegamen­to col sindaco di New York Bill De Blasio. L’incontro sarà concluso dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella: sarà lui ad inaugurare Expo il primo maggio prossimo. Fra 35 giorni.

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