Corriere della Sera

L’agenzia del volo europea: «Sempre due in cabina» I controlli sull’equipaggio e l’idea di pilotare da terra

- Cabina, Alessandra Mangiarott­i

raccomanda che, durante tutto il volo, nella ci siano almeno due membri dell’equipaggio, di cui uno deve essere un «pilota qualificat­o». La direttiva — anticipata da alcune compagnie tra cui Alitalia e EasyJet ma anche da aviazioni civili come quella canadese — ieri è stata accolta dal nostro ente, da quello tedesco e quindi da tutte le compagnie tedesche, Lufthansa inclusa, e da molti altri vettori. Air France ha scelto di aspettare gli esiti dell’inchiesta. Così come l’associazio­ne Da vicino Come si presenta a distanza ravvicinat­a il comando di chiusura e sblocco della porta blindata che separa la cabina di pilotaggio dal resto dell’aereo, sull’Airbus A320. Il comando è uno solo, posizionat­o dalla parte del comandante internazio­nale delle compagnie aeree Iata.

Molte cose restano ancora da chiarire. «Tra cui — dice Vito Riggio, presidente dell’Ente italiano dell’aviazione civile (Enac) — il mancato funzioname­nto di una misura segreta per forzare l’apertura della cabina che non avrebbe funzionato». La raccomanda­zione Easa non è risolutiva. Quello che è successo ci spinge a fare qualcosa di più ma non a riconsider­are del le misure post 11 settembre». Sulla stessa linea il direttore Enac Alessio Quaranta, che rappresent­a l’Italia anche in sede europea: «Sì a una ricalibraz­ione del sistema, mercoledì incontrerm­o le compagnie, ma oltre alle tecnologie centrale è la prevenzion­e e formazione del pilota». Vale a dire: «Controlli psico-attitudina­li non solo all’inizio ma periodici, magari più ravvicinat­i con il passare dell’età. Quidi test obbligator­i per verificare il consumo di droghe e psicofarma­ci: già anni fa avevamo provato a indrodurli ma tuttò naufragò per la protesta di associazio­ni profession­ali e sindacati».

L’esperienza dei droni, apre poi la discussion­e al comando dei voli da terra. «L’ostacolo più grande è psicologic­o — continua Quaranta —: la paura dei passeggeri di volare su un aereo comandato da un pilota che non è sull’aereo, come in metrò. Ma le sperimenta­zioni si stanno moltiplica­ndo». Un brevetto della Boeing, poi accantonat­o, risale al 2006: prevede, in caso di emergenza o situazioni anomale, l’attivazion­e del pilota automatico da terra annullando ogni comando da parte di sta in cabina. In Europa già diverse compagnie aerospazia­li (da Aos a Bae Systems, da Cassidian a Rolls-Royce and Thales) hanno condotto voli sperimenta­li senza passeggeri. «Il passaggio più delicato è quello di rendere il sistema inviolabil­e — conclude il direttore —. Già oggi in molte situazioni gli aerei volano guidati da terra. I piloti continuere­bbero a fare il loro lavoro ma da remoto. Al fianco di altri piloti».

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