L’appello di Passera contro l’Italicum: è una legge brutta e pericolosa
Il presidente di Italia Unica. Oggi e domani banchetti in 50 città
maggioritario che dà a un solo partito un premio che gli consente di prendere tutto, senza bilanciamenti: Parlamento, governo, Corte costituzionale, Quirinale, Rai... E senza una maggioranza qualificata per eleggere il capo dello Stato. È un’operazione che potrebbe non avere ritorno e dobbiamo fermarla».
Renzi dice che l’Italicum glielo copieranno in Europa.
«Lui può dire ciò che vuole, ma i cittadini hanno il diritto di denunciare una delle più brutte e pericolose leggi elettorali del mondo democratico. Il lungo letargo, sia nel centrodestra sia all’interno del Pd, ha permesso di far arrivare alla seconda lettura una legge non costituzionale e non coerente con i rilievi della Corte sul Porcellum. L’Italicum impedisce le trasparenti alleanze al secondo turno, regala milioni di voti a un solo partito e quasi tutti i parlamentari rimangono dei nominati dalle segreterie».
Il 27 aprile sarà in aula alla Camera e Renzi è pronto a porre la fiducia.
«L’accelerazione ha tre possibili spiegazioni. Il signor Renzi è persona non rispettosa dei meccanismi costituzionali. Vuole portare in fondo qualcosa prima delle regionali perché al governo non ha combinato quasi nulla. Terzo, vuole andare a votare».
Perché dovrebbe, se i dati economici migliorano e l’occupazione sale?
«Dovrebbe accendere un cero a Draghi. Sa bene che il suo impianto di riforme non garantisce la crescita, per questo gli serve la pistola carica dell’Italicum. L’occupazione? Ci sono delle assunzioni e ne siamo contenti. Ma stiamo attenti, perché lui fa tanto fumo e troppa propaganda».
Teme il «combinato disposto» tra Italicum e Senato?
«Il nuovo Senato sarà in mano ai consigli regionali, che sono tutti del Pd. Che facciamo, solo perché il signor Renzi vuole il controllo del Senato da subito lo mettiamo in mano alle regioni, organismi che sono profondamente da correggere? Questo apparente rafforzarsi di Renzi dipende dal fatto che non esiste un mondo liberale, moderato e riformista che sia una credibile alternativa alla sinistra». E Alfano? E Berlusconi? «Forza Italia ha lavorato per Renzi, ma ora sbanda e non sa esprimere un’alternativa. Poi ci sono i piccoli partiti asserviti al governo, come ha deciso di comportarsi Alfano. E ci sono i partiti anti, come Salvini e Grillo. In questa situazione il signor Renzi costruisce il partito unico della nazione, un tentativo che ha sempre portato disastri». Farà accordi con Tosi? «Dipenderà dalle scelte dello stesso Tosi. Dobbiamo unire le energie di tutti coloro che rispettano la democrazia e vogliono creare un’alternativa all’idea terribile del partito unico».
Milano è un’occasione ghiotta, per lei.
«Un’occasione importante e bellissima per l’Italia». Si candida a sindaco? «Ora mi occupo a tempo pieno di Italia unica, ma sarò direttamente impegnato a trovare la migliore soluzione per Milano».
Riforme come questa non si fanno a colpi di maggioranza
-------------------- da tempo che sono abituato all’estrema suscettibilità — in parte genuina, in parte diciamo così per ragioni di ufficio — dei politici italiani. Ciò che invece continua ancora a stupirmi è la loro abituale propensione a non voler mai vedere il punto vero delle critiche. Che nel caso in questione, tra l’altro, come risulta chiarissimo a chi ha letto senza pregiudizi, riguardavano l’antropologia dell’intero Consiglio comunale di Roma, il collasso di un intero ceto politico, l’intera struttura amministrativa del Comune, e non già la sola classe dirigente del Pd. La cui Federazione romana, riconosce peraltro l’onorevole Fassina, ha effettivamente «profondi problemi». Infatti. Così profondi da essere stata addirittura commissariata: una misura che negli enti locali è in genere è motivata da fatti diffusi(sottolineo diffusi) di malcostume, di corruzione, di collusioni malavitose. Non pensa l’onorevole Fassina che invece di assicurare i lettori del Corriere che nel Pd romano ci sono comunque tante brave persone, ciò di cui non ho mai dubitato, egli avrebbe forse fatto meglio a dare un nome e cognome e quei fenomeni degenerativi di cui sopra, e a dirci perché mai secondo lui sono accaduti? Sarebbe stato meno patriottico, certo, ma di sicuro più coraggioso.
Forza Italia ha lavorato per Renzi e ora non sa esprimere un’alternativa Il dopo Pisapia? Sarò impegnato a trovare la soluzione migliore