«Nel Pd di Roma c’è una parte buona Ed è prevalente»
Caro direttore, l’editoriale del professor Galli della Loggia dedicato a Roma e al Pd contiene valutazioni legittime, ma largamente infondate e finanche offensive sulla salute della Capitale, sui romani, sulla qualità morale e professionale della sua intera classe dirigente amministrativa e politica, in particolare del Pd. Confesso che durante la lettura ho avuto la sensazione di un disprezzo antropologico o almeno classista verso i cittadini romani o larga parte di essi, segnatamente gli elettori del Pd: «Una base popolare dai tratti spesso plebei… contigua a ladruncoli, piccoli spacciatori, topi d’auto». Sono innegabili i profondi problemi del Pd. È innegabile l’estensione della criminalità organizzata a Roma. Sono innegabili le difficoltà a risanare le disastrate amministrazioni ereditate da Zingaretti, Marino e tanti giovani presidenti di Municipio. Tuttavia, il cuore della ricchezza cittadina non è la filiera malavitosa calabro-napoletanaromana. È il tessuto di attività commerciali e turistiche pulite, imprese hi-tech della Tiburtina, poli universitari, grandi aziende di comunicazione e di servizi finanziari e settori di pubblica amministrazione di qualità. La classe dirigente del Pd a Roma è irriducibile a «vacui politicanti di serie B, faccendieri, proprietari di voti incapaci di parlare italiano… loschi figuri candidati a un posticino a Regina Coeli». La relazione di Fabrizio Barca riconosce la prevalenza di un Pd «davvero buono, che esprime progettualità, capacità di raggruppamento e rappresentanza, che ha percezione della propria responsabilità territoriale». Ma su un punto il professor Galli della Loggia ha ragione: la democrazia senza partiti attrezzati culturalmente e organizzativamente degenera. Lui suggerisce a Renzi di prendere il lanciafiamme. Noi, consapevoli che l’uomo solo al comando non funziona, suggeriamo anche di utilizzare le preziose e diffuse energie morali, intellettuali e politiche presenti nel Pd romano per costruire una adeguata classe dirigente.