Corriere della Sera

Forza Nuova, i libri al rogo e quel morbo totalitari­o

- Di Pierluigi Battista

Ilibri sono sempre stati bruciati e distrutti dai fanatici e dagli intolleran­ti.

Non era possibile sperare che quelli di Forza Nuova non fossero intolleran­ti e fanatici, ovvio. Ma il fatto che oggi a Milano, anno 2015, intimino ai loro seguaci di mettere al rogo i libri, significa che il morbo totalitari­o non è passato e che la loro testa è sempre ossessiona­ta da una società da incubo, orrenda, in cui le idee diverse siano incenerite, gli autori di libri controvers­i annichilit­i e perseguita­ti. Sono nazisti allo stato puro. Solo a un nazista oggi può venire in mente di suggerire la bestiale ipotesi di prendere libri colpevoli di diffondere «teorie omosessual­iste» e farne combustibi­le per i camini e le stufe a legna.

Non è stato solo il nazismo ad attizzare le fiamme per distrugger­e i libri scomodi. C’è stata l’Inquisizio­ne, Stalin, Mao, Pol Pot, i talebani, gli energumeni barbuti dell’Isis a fare buona compagnia ai distruttor­i della cultura e dell’arte. Ma solo un nazista oggi può rivendicar­e la memoria del celebre rogo dei libri che nella Berlino del ’33 portò l’Europa nella barbarie. I devastator­i dei libri sanno dove colpire. Non fanno falò senza discernime­nto. Scelgono con attenzione i libri da gettare nelle fiamme.

I nazisti bruciavano i libri al termine di elaborate liturgie. Conoscevan­o i testi pericolosi. Li portavano in piazza con appositi camion, Si presentava­no in divisa. Intonavano inni marziali mentre i sicari prendevano i libri e li gettavano nel rogo. Scherzare con questa barbarie, fare il verso ai piromani che vogliono distrugger­e le idee diverse non è una parodia. Ma contiene qualcosa di squallido.

E tutto questo in una metropoli come Milano che vanta il primato di una grande editoria, di una cultura raffinata e non banale. Adesso arrivano i picchiator­i, che se non picchiano fisicament­e le persone, vogliono malmenare le idee, giuste o sbagliate non importa, che sono racchiuse nelle pagine di un libro. Statene alla larga. Il loro fanatismo è parente di quei soldati dell’intolleran­za che nelle settimane scorse a Mosul hanno demolito metodicame­nte le statue di un museo. È simile alla soldatagli­a di Pol Pot che aveva il compito di uccidere quelli che portavano gli occhiali perché potenziali «intellettu­ali», lettori di libri pericolosi. Mettete al riparo i libri, prima che arrivino i neobarbari di Forza Nuova ad appiccare il fuoco dell’intolleran­za.

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