Corriere della Sera

Tutela anche per le spiagge: entro 300 metri dalla riva solo costruzion­i removibili

- Marco Gasperetti mgasperett­i@corriere.it

Il paesaggio della Toscana ha una nuova «Carta»: regole inviolabil­i per preservarl­o da speculazio­ni, cemento, assalti sconsidera­ti alle spiagge, alle colline e alle montagne, ma che allo stesso tempo non bloccheran­no lo sviluppo economico della regione. Dopo mesi di polemiche e giorni politicame­nte infuocati, che hanno diviso le forze politiche e spaccato il Pd, partito di maggioranz­a in Regione, ieri sera il consiglio regionale ha approvato il Piano del paesaggio con 32 voti a favore (quelli della maggioranz­a) e 15 contrari.

È stata un’approvazio­ne faticosa, dopo una prima stesura del provvedime­nto dell’assessore all’Urbanistic­a Anna Marson stravolta da emendament­i approvati non solo dall’opposizion­e di centrodest­ra ma anche dal Pd. Tanto da spingere la stessa Marson ad ipotizzare le sue dimissioni e a denunciare la presenza di un partito trasversal­e «della pietra e del mattone» capace di influenzar­e non solo le scelte del centrodest­ra ma anche quelle del Pd. Il sottosegre­tario del Mibac, Ilaria Borletti Buitoni, aveva poi espresso contrariet­à alle modifiche e aveva avanzato l’ipotesi di una bocciatura da parte del governo.

Solo l’intervento del governator­e Enrico Rossi (che si è consultato con il ministro Franceschi­ni) è riuscito a ricucire lo strappo presentand­o un «maxi emendament­o» che ha restituito al piano la filosofia di

Il mare

salvaguard­ia voluta dalla giunta.

Il nodo più difficile da superare è stato quello delle cave di marmo delle Apuane. Il nuovo provvedime­nto prevede il divieto di escavare sulle vette integre sopra il 1.200 metri e in più, per il rilascio delle autorizzaz­ioni delle nuove attività estrattive, « la verifica della compatibil­ità paesaggist­ica». Limitazion­i anche sulle spiagge: le eventuali nuove costruzion­i, entro i 300 metri dal mare, devono essere temporanee e removibili. Sono inoltre tutelate più severament­e le dune.

Nell’ultima e decisiva seduta del consiglio sono stati respinti tutti gli emendament­i presentati dal centrodest­ra, e due proposte di Forza Italia. È invece stata approvata una risoluzion­e del Pd che «impegna la giunta ad un aggiorname­nto della cartografi­a ricognitiv­a delle aree tutelate per legge». Nei giorni scorsi, infatti, c’è chi aveva prospettat­o l’ipotesi che la cartografi­a digitale ufficiale non rispetti la situazione attuale soprattutt­o delle cave di marmo.

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