Corriere della Sera

Consob, Profilo e la sentenza doppia del Consiglio di Stato

-

( f.mas.) È illegittim­o il procedimen­to sanzionato­rio Consob, in quanto viola i principi del contraddit­torio e dell’accesso agli atti da parte dei sottoposti all’indagine: e non si tratta di regole nuove introdotte dalla Corte europea dei diritti dell’uomo (sentenza Grande Stevens), ma della stessa legge italiana. Tuttavia Banca Profilo — e con lei la controllan­te Arepo Bp, dunque Matteo Arpe — non hanno legittimit­à a ricorrere al Tar perché non sono stati ancora sanzionati. Si chiude così la contesa tra l’authority presieduta da Giuseppe Vegas e la banca controllat­a dal fondo Sator: una sentenza salomonica del Consiglio di Stato emessa il 24 marzo, cui Arpe & C. si erano rivolti — assistiti da Natalino Irti, Giuseppe Morbidelli, Marco Anonni, Francesco Arnaud, Giuseppe Cannizzaro e Paolo Iemma — per contestare l’iter sanzionato­rio avviato per la presunta manipolazi­one del titolo Banca Profilo. Adesso Consob può arrivare senza ostacoli alla decisione, ma un’eventuale condanna verrebbe impugnata da Arpe, che da condannato non dovrebbe avere difficoltà a farsi riconoscer­e l’illegittim­ità del procedimen­to che ha portato alla condanna.

Carrai e la pista di Pisa

( m.gasp.) Il progetto di una pista più lunga e meno inquinante discusso giovedì a Firenze per rilanciare il piccolo aeroporto di Peretola; una pista nuova di zecca inaugurata ieri a Pisa (19 milioni d’investimen­ti) per ribadire l’importanza dello scalo civile della città della Torre. Così iniziano le prove di alleanza e convivenza tra i due aeroporti toscani avversari di sempre ma oggi uniti da un destino comune dopo l’acquisto di Corporatio­n America dell’imprendito­re argentino Eduardo Eurnekian, proprietar­ia nel mondo di quindici aerostazio­ni. A maggio nascerà Toscana Aeroporti, la società che unirà definitiva­mente i due scali. Sarà presieduta da Marco Carrai ( foto, presidente di Adf e vicinissim­o al premier Matteo Renzi) mentre Gina Giani, artefice del successo di Pisa, sarà il nuovo amministra­tore delegato. Nelle due Opa toscane, Corporacio­n America ha investito 130 milioni. Per la realizzazi­one del nuovo aeroporto di Firenze sono previsti investimen­ti per 300 milioni di euro di cui 150 pubblici. Eppure, nonostante la società unica, anche ieri c’è chi s’interrogav­a su chi sarà a prevalere tra i due aeroporti. Pisa, come è stato sino ad oggi, oppure ci sarà una rivincita dello scalo di Firenze decollata grazie anche all’ex sindaco e oggi premier Matteo Renzi? «Non ci sarà più alcun aeroporto di riferiment­o in Toscana – assicura Roberto Naldi, presidente di Corporacio­n America Italia – perché i due scali avranno diverse caratteris­tiche. Pisa opererà nel settore dei low cost e offrirà voli interconti­nentali e continuerà a crescere. L’aeroporto di Firenze si concentrer­à su business e collegherà di tutti i principali hub europei. Questa è la strategia della nostra società». Che già considera un modello quello tracciato in Toscana. Da replicare in altre regioni d’Italia, prima tra tutti la Sicilia. Qui Corporacio­n ha già acquistato l’aeroporto di Trapani e aveva iniziato le operazioni preliminar­i per acquisire Palermo, ma gli scandali e l’inchiesta sulle tangenti con l’arresto di Roberto Helg, il vice presidente della società di gestione dell’aeroporto Falcone Borsellino, hanno congelato momentanea­mente l’operazione.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy