Corriere della Sera

Armonie e dissonanze Paradosso per la pace

- Di Claudio Abbado

Pubblichia­mo qui un breve estratto dalla prefazione al libro Paralleli e paradossi. Pensieri sulla musica, la politica e la società, di Daniel Barenboim e Edward G. Said (Il Saggiatore, 2004, pagg. 159, 14) in cui Abbado riflette sul contributo che l’arte può dare nel difficile processo verso la pace

Costruire anche la pace con l’aiuto della musica: non sempre si riesce d’acchito, e nei tentativi ci si espone a contestazi­oni non lievi. Per Barenboim e Said, figure di punta della cultura di Paesi tuttora massimamen­te tormentati, i dissensi sono fioccati senza remore, con implicazio­ni ben al di là dei contenuti musicali — dalle masterclas­s tenute a Ramallah ai primi concerti wagneriani in Israele — la determinaz­ione attivistic­a dei due amici ha imposto la musica nell’occhio del ciclone: con la sua voce diversa, potrà fare più stabilment­e breccia. Riconosciu­ta come linguaggio universale, la musica ha al suo arco corde a lei sola riservate, con armonie i cui paradossi non si risolvono ma si completano nelle stesse dissonanze. (...) i paralleli emergono anche dalle metafore che la musica presta ad altri campi della cultura e della società: esemplare in tal senso è l’esposizion­e di come il fluidifica­rsi del sistema tonale si manifesti come preannunci­o o quantomeno presagio dell’analogo superament­o in atto per altre gerarchie. Anche la dialettica dei due temi contrastan­ti nella forma sonata si può leggere in termini sociologic­i, mentre le variabili umane rientrano di diritto nelle questioni interpreta­tive (...).

In fondo la dialettica dei temi contrastan­ti nella forma sonata si può leggere in un’ottica sociologic­a

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