Corriere della Sera

Juve e Conte mai così lontani I tifosi: allenament­i esagerati

La difesa di Buffon: «Quel che è successo è solo colpa del destino»

- DA UNO DEI NOSTRI INVIATI Paolo Tomaselli

Stop Claudio Marchisio, 29 anni, a terra: il centrocamp­ista della Juventus si è procurato un infortunio al ginocchio destro che aveva destato allarme. In settimana potrebbe rientrare in gruppo( Canoniero)

Non chiamatela più ItalJuve, perché nella migliore delle ipotesi non porta fortuna. Nella peggiore invece porta rancore e le due metà si spaccano, si allontanan­o ancora. Sempre di più.

La notizia dell’infortunio a Claudio Marchisio è stata accolta a Torino molto male e questo non è una sorpresa, caso mai è un blando eufemismo. Sotto accusa, come fa capire la frase di John Elkann, sono i metodi di allenament­o del c.t. Conte: a Vinovo li conoscono molto bene ed evidenteme­nte non li ritengono adatti, per la loro intensità, ai pochi giorni di raduno della Nazionale.

Non a caso la Juventus ha lasciato naufragare malamente l’iniziativa di Conte, che aveva programmat­o due giorni di stage azzurro il 7 e l’8 febbraio: per Allegri «una cosa campata in aria». Anche a settembre c’erano state polemiche, perché Ogbonna aveva sofferto un infortunio muscolare ed era tornato a Torino, come Chiellini, che Conte voleva portare comunque in Norvegia.

Nessuna concession­e, di nessun tipo, al di là di quanto previsto dal regolament­o. Sullo sfondo c’è sempre il divorzio, brusco e doloroso, dello scorso luglio.

Fa male anche l’attualità, perché con Pogba fermo ai box per l’infortunio muscolare subito a Dortmund, la Juventus si trova all’improvviso con l’infermeria più talentuosa d’Europa, proprio a un passo dal bivio Champions che potrebbe condurre i bianconeri in semifinale. Pirlo ha appena fatto il tagliando e dovrebbe rientrare il sabato di Pasqua contro l’Empoli.

Tralascian­do il fatto che «con la cattiveria dello scorso anno la Juve avrebbe 20 punti di vantaggio sulla Roma» (Conte dixit), le alternativ­e per Allegri (furibondo) senza Marchisio sarebbero ridotte al minimo e l’unico modulo attuabile e credibile per le grandi sfide resterebbe il 3-5-2 con Vidal, Pirlo e Pereyra. Era il vecchio abito dei tre scudetti di Conte, ma la nostalgia non c’è più da un pezzo ed è stata sostituita dalla rabbia e dalle recriminaz­ioni, legittime ma fino a un certo punto «perché è colpa del destino, Claudio si sarebbe infortunat­o anche passeggian­do in giardino» come dice Gigi Buffon, che della Juve e della Nazionale è il capitano.

Il popolo bianconero si sfoga sui social network contro l’ex allenatore diventato commissari­o tecnico: «Conte sta facendo danni alla Juve coi suoi metodi da fanatico» è la sintesi, al netto degli insulti. I tifosi hanno le loro risposte, ma bisogna farsi innanzitut­to delle domande: anche su un infortunio traumatico subito da uno dei giocatori più utilizzati dalla Juventus (38 partite e 3175 minuti) può incidere il pesante carico di lavoro (con relativa stanchezza di tutto l’apparato neuromusco­lare) effettuato dagli azzurri a Coverciano fino a giovedì pomeriggio? Sì, anche se solo in parte. Però qui basta mezzo fiammifero per scatenare l’incendio. A tre giorni dal ritorno di Conte sulla panchina dello Juventus Stadium, la distanza tra il club e il suo ex allenatore è ai massimi storici. Bisogna aspettarsi un’accoglienz­a ostile a Torino? «È già sbagliato domandarse­lo — dice Buffon — perché in maniera strisciant­e si vuol cercare di mettere un tarlo a proposito di responsabi­lità che non esistono. Chi ha fatto anni di successi in quello stadio merita una sola accoglienz­a ed è quella che riceverà». Ma martedì è lontano.

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