ABBIATE SIMPATIA PER UN MITE RAGIONIERE
Come si fa a non provare forte simpatia per Giuseppe Spinelli, detto Spinaus? Non per i lunghi verbali che è costretto a controfirmare davanti a un giudice (come testimone), ma per il contenuto stesso di quei verbali. È un lungo elenco delle mensilità che il povero ragioniere era costretto a liquidare alle ospiti carine di Arcore e Palazzo Grazioli, alle «olgettine», a modelle e showgirl ucraine, brasiliane, spagnole... Povero Spinaus (così lo chiamava Nicole Minetti), fosse
Spinelli Merita solidarietà l’«ufficiale pagatore» delle avide olgettine
per lui, ne siamo sicuri, manderebbe al diavolo quelle facce avide di questuanti raccomandate; belle sì, ma incontentabili; ben disposte sì, ma insaziabili. Una vuole il mensile fisso, l’altra l’appartamento, l’altra ancora i rimborsi spese e i cd di Apicella. Cash, assegni, bonifici. Soldi, soldi, soldi. Spinaus è «ufficiale pagatore» di Silvio Berlusconi dal 1978: mai una parola di troppo, mai una scortesia, mai un tradimento. Forse qualche cedimento emotivo, di fronte a tanto bendidio. È come quei cassieri costretti a contare in banca i milioni degli altri, ma guai se poi se ne mettono in tasca uno! Gestisce una cassa di 20/30 mila euro al mese che amministra sulla fiducia. Riservato, gentile, fedele al «dottore», come lo chiama lui, e alla famiglia. Mai uno scatto d’ira nei confronti delle questuanti. Per conto del capo, si rivolge loro con dolcezza: «La prego di accettare questo dono come assegno della mia riconoscenza».