Corriere della Sera

Conti pubblici, governo cauto sulla crescita E Confindust­ria: dobbiamo tornare al 2%

Boschi: nel Def prudente aumento del Pil a +0,7%. La spinta del Quirinale: è ora di superare il rigore

- DAL NOSTRO INVIATO

Il governo resiste all’euforia. I segnali di ripresa ci sono, ma meglio essere cauti. Il ministro per le Riforme istituzion­ali, Maria Elena Boschi, ieri ha fatto un’apparizion­e fugace al Forum della Confcommer­cio, a Cernobbio. Il tempo di fare il pieno di attenzioni e di riportare un po’ di calma sulle prospettiv­e di crescita. L’organizzaz­ione guidata da Carlo Sangalli aveva aperto i lavori con una stima molto ottimistic­a: +1,1% di aumento del Prodotto interno lordo (Pil) per quest’anno, grazie anche alla spinta dell’Expo di Milano e +1,4% per il 2016. «Ci sono segnali positivi, io credo nella ripresa. Siamo determinat­i a portare avanti le riforme necessarie: per questo un anno fa abbiamo cambiato passo. Però dobbiamo restare prudenti: nel Documento di economia e finanza che verrà presentato in Parlamento entro il 10 aprile, il governo ha fissato una crescita dello 0,7% per il 2015. Naturalmen­te spero di sbagliarmi e di venire qui il prossimo anno per riconoscer­e che aveva ragione Confcommer­cio». Così il ministro Boschi.

L’esecutivo, in realtà, si limita a ritoccare di un solo decimale lo 0,6% considerat­o finora, senza discostars­i dal sentiero tracciato dalle principali istituzion­i internazio­nali. Anziché assecondar­e il «movimentis­mo» della Confcommer­cio si preferisce fare solo un piccolo passo avanti rispetto all’analisi della Commission­e europea, che lo scorso febbraio ha pronostica­to per il nostro Paese tornare al 2% di crescita».

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, condivide tutte queste valutazion­i. Intervista­to da «Le Figaro», in vista della visita ufficiale a Parigi in programma domani, il capo dello Stato ha sviluppato un ragionamen­to su Europa ed economia che parte proprio da lì: «La crisi ha segnato profondame­nte l’Italia con un alto tasso di disoccupaz­ione tra i giovani e nel Mezzogiorn­o. Alcuni indicatori suggerisco­no oggi che l’uscita dal tunnel è in vista e sta tornando la fiducia tra gli

Piedi per terra L’esecutivo mantiene la prudenza sulle stime di Pil sulla scia di Ue, Ocse e Banca d’Italia

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