L’Inps fa i conti sulla recessione
Al Forum La ministra per le Riforme Maria Elena Boschi a Cernobbio per il Forum Confcommercio insieme al presidente dell’associazione Carlo Sangalli lo 0,6% per il 2015 e l’1,3% per il prossimo anno. Lo stesso traguardo, per citare l’aggiornamento più recente, viene indicato dall’Ocse. E il 14 marzo anche il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, aveva detto che per il 2015 la crescita sarebbe «stata un po’ più dello 0,5%». Ieri poi da Venezia il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi ha spronato il governo sulle riforme perché «credo sia necessario I contributi versati all’Inps nel 2013 potrebbero pesare meno del loro valore effettivo. L’Inps starebbe valutando se applicare la norma contenuta nella riforma del 1995 che lega la determinazione del tasso di capitalizzazione per il sistema contributivo all’andamento del Pil nei 5 anni precedenti. Tasso che ora risulta negativo, ponendo per la prima volta un problema di svalutazione o riduzione dell’importo. operatori. Affrontare la crisi con rigore era giusto. È giunto il momento di andare oltre questo rigore per stimolare la crescita. Con la dovuta cautela si può dire che l’Italia si appresta a uscire dalla crisi». Il presidente appoggia il «piano Juncker», gli investimenti varati dalla Commissione Ue. Inoltre insiste sulla necessità di rilanciare il processo di integrazione europea, «risvegliando lo spirito dei padri fondatori, Schumann, Adenauer, De Gasperi». E allora Francia, Germania e Italia devono assumersi «una nuova responsabilità».