Corriere della Sera

Roberta, prima donna alla guida dei medici

La prima presidente degli Ordini dei medici: le studentess­e sono il 70%, i primari il 14%

- Di Margherita De Bac a pagina

cura». Si prevede un completo ribaltamen­to nel 2024. Però a livello apicale il divario tra i due sessi resta molto ampio. Appena il 14 per cento di primarie e il 9 per cento di direttrici generali di aziende sanitarie.

Secondo la neo presidente di Fnomceo qualcosa si può fare per attenuare le differenze: «L’organizzaz­ione del lavoro dovrebbe cambiare in modo da non rendere incompatib­ili carriera e famiglia. La donna è penalizzat­a perché a un certo punto deve scegliere come distribuir­e il suo tempo. Se si allontana dal reparto per la maternità al ritorno viene penalizzat­a. Spero che la mia presenza sia uno stimolo per le colleghe a partecipar­e alla vita ordinistic­a. Se siamo di più possiamo essere più incisive». L’idea è di collaborar­e con l’Enpam, l’ente previdenzi­ale della categoria, dove è in via di elaborazio­ne un progetto coordinato dalla consiglier­a Annamaria Calcagni per rendere conciliabi­le la genitorial­ità con la profession­e medica.

Triestina di origine istriane e un cognome che proviene dall’isola di Cherso, radiologa (anche questa una novità), senologa, la Chersevani per tre mandati ha guidato l’ordine provincial­e di Gorizia. È in pensione dal 2008 ma continua a portare avanti con passione l’attività privata nell’ambito della diagnostic­a per immagini dopo anni di ospedale e guardie. «Ho scelto la radiologia

Chi è

Roberta Chersevani,

68 anni, divorziata e senza figli,

triestina di origine istriane e un cognome che proviene

dall’isola di Cherso. Radiologa e senologa, ha guidato per anni l’ordine dei medici di Gorizia. È in pensione

dal 2008 perché cercavo qualcosa che mi consentiss­e di continuare a vedere tutte le patologie. Non ho figli, sono divorziata e ho lavorato molto. Di tempo ne restava poco. Sono divorziata ma non perché ho preferito il camice, con mio marito non funzionava. Ora mi aspettano anni di ulteriori sacrifici. Va bene così. Ho ricevuto centinaia di messaggi di auguri da tante colleghe che non conosco e anche dal mondo della radiologia».

Non nasconde l’età: «Ho 68 L’organizzaz­ione del lavoro dovrebbe cambiare per rendere compatibil­i carriera e famiglia anni, mi piacerebbe averne 10 in meno, eppure non nutro rimpianti. La chirurgia estetica? Penso che la donna se lo desidera debba fare tutto ciò che ritiene necessario per aiutarsi». Da senologa non condivide la scelta dell’attrice Angelina Jolie che si è fatta togliere ambedue i seni e poi le ovaie per scongiurar­e il rischio di un tumore: «Non contesto la sua scelta, legittima. Però non avrebbe dovuto renderla pubblica». Un appello ai cittadini: «Non medicalizz­atevi».

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