Corriere della Sera

È ritornato il potere italiano La vera sorpresa è Iannone

Il Dottore pensa anche alla Ferrari: «Siamo una gran coppia»

- DAL NOSTRO INVIATO

Duello La sfida infinita sul circuito di Losail tra Valentino Rossi, 36 anni sulla Yamaha numero 46 e Andrea Dovizioso, 29 anni, su Ducati. Terzo Andrea Iannone, 25, Ducati

Il tre nel deserto è un kolossal che ricorda tempi antichi. Motegi, Giappone, 24 settembre 2006: primo Capirossi, secondo Rossi, terzo Melandri. Tre italiani sul podio sembrava irripetibi­le, soprattutt­o vista la piega presa dal nostro motociclis­mo negli ultimi anni. E invece rieccoci qua.

Tre bandiere tutti uguali, un inno di Mameli cantato sul podio e giù in pista, dove la nostra comunità resta pur sempre la padrona di questo sport insieme con quella spagnola. È presto per dire se la rivoluzion­e è cominciata, ma il giorno è storico, da ricordare per sempre. Anche, ovviamente, perché l’impresa a due ruote corona un’incredibil­e giornata cominciata la mattina con le auto. «Grande Vettel, grandi tutti, abbiamo vinto assieme. Prima della gara mi avevano detto di fare come loro ma pensavo fosse dura. Invece è andata bene. In fondo, Valentino e la Ferrari sono una coppia che di solito sta bene insieme...», ha ricordato Rossi. Che di quei tre di Motegi nove anni fa è l’unico ancora a questo livello: Melandri ieri è arrivato solo 21° Capirossi fa il commentato­re tv. Anche questo racconta bene la grandezza di Rossi.

Ma, se Valentino è Valentino e il colpo di Dovizioso era annunciato, la vera sorpresa che ha reso possibile l’en plein è stato Andrea Iannone, che ha Viva l’Italia Da sinistra: Iannone, Rossi e Dovizioso sul podio del Gp del Qatar (Afp)

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