Corriere della Sera

La Fiat 500 Vintage ’57 Look da boom economico con un’efficienza 2.0

- Bianca Carretto © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Non c’è posto migliore del Centro Storico Fiat di via Chiabrera, a Torino, per lanciare una Serie Speciale della 500 battezzata Vintage ’57. Alfredo Altavilla, numero uno di Fca Emea, spiega che «l’operazione aggiunge un altro elemento al puzzle della famiglia 500 e dimostra che, senza dimenticar­e il passato, guardiamo a un nuovo concetto di mobilità. La 500L e la 500X hanno portato il marchio 500 in territori mai esplorati prima da Fiat».

Nel palazzo Liberty del capoluogo piemontese c’è tutta la storia della Fabbrica Italiana Automobili Torino, importante per la regione e per il Paese. Ricordi di vita vissuta per chi nel 1957 usciva dal dopoguerra. La 500 fu la scintilla che fece ripartire l’intera nazione: contribuì all’accelerazi­one industrial­e e mise in viaggio milioni di italiani. L’icona del boom economico. Sino al 1975 se ne vendettero circa 4 milioni.

Piccola e grande insieme, la 500: piccola per le dimensioni, per il parsimonio­so motore bicilindri­co di 479 cc e 13 cavalli che la spingeva al massimo fino a 85 km/h; ma grande per il suo valore economico, sociale e culturale. Sulla linea di montaggio di Mirafiori ruotavano i turni senza sosta. Quella popolare automobile consegnava la dignità del lavoro alle masse di lavoratori che la costruivan­o, molti dei quali provenient­i dal Sud. Dava speranza e benessere alle famiglie. Dava una concreta testimonia­nza di emancipazi­one alle donne e ai giovani.

Sono passati quasi sessant’anni e la 500 è ancora tra noi. E come allora è un simbolo, un piacere, un desiderio. È cresciuta non poco dai neanche tre metri delle origini, per essere più spaziosa e più comoda, ma è rimasta «piccola» a confronto delle altre macchine.

Nel 1957 l’azzurro indefinibi­le indossato dalla carrozzeri­a della nuova 500 Vintage («azzurro polvere» potrebbe classifica­rlo chi si occupa di moda) era l’unica alternativ­a al bianco avorio, un colore che pareva sporco anche appena lavato. Oggi quell’azzurro ha un potere evocativo straordina­rio: chi c’era, ritrova la sua giovinezza; chi è nato dopo (o molto dopo...) percepisce qualcosa di speciale e di unico.

Quella della 500, un brand a sé nel brand Fiat, è una storia infinita. Lasciata in sospeso nel 1975, fu ripresa nel 2007 da Sergio Marchionne, che ne fece il manifesto della «sua» nuova Fiat. E la scintilla scoccò ancora: più di 1,5 milioni di vendite.

La 500 Vintage ’57 ha dentro di sé questo vissuto. Indica lo stato dell’arte attuale (la robustezza struttural­e, la sicurezza attiva e passiva, la qualità meccanica, la dotazione evoluta) e lascia intraveder­e l’enorme tratto di strada fatta fino a oggi dal rivoluzion­ario progetto delle origini, citandone i connotati storici (la carrozzeri­a e le ruote bicolore; l’atmosfera dell’interno, per l’appunto, Vintage). Sono i dettagli a fare la differenza: gli spoiler, l’antenna e gli specchiett­i bianchi come il tetto; i sedili in pelle Poltrona Frau color tabacco (o in cuoio); i loghi della Fiat storica sulla carrozzeri­a e sul volante.

La 500 Vintage ’57 viene proposta con i motori a benzina 1.2 da 69 cv, 0.9 TwinAir 85 cv e 0.9 TwinAir 105 CV, oltre al turbodiese­l 1.3 Multijet 95 cv. Il listino parte da 16.500 euro.

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 ??  ?? Sapore rétroLa Fiat 500 Vintage ‘57 in livrea azzurro pastello e bianco. Bicolore anche all’interno, in pelle Frau
Sapore rétroLa Fiat 500 Vintage ‘57 in livrea azzurro pastello e bianco. Bicolore anche all’interno, in pelle Frau

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