Corriere della Sera

L’ok per le armi (solo al poligono) nonostante i dubbi dei carabinier­i

- Andrea Galli

Il numero è il «290600» e la lettera di serie la «N». Il libretto «290600-N» ( in foto) rilasciato il 4 maggio 2011 dalla Questura di Milano racconta la risposta a una domanda: il motivo per cui Claudio Giardiello possedeva regolarmen­te un’arma. Il libretto lo autorizzav­a all’esercizio dello sport del tiro a volo e al porto di fucile. La richiesta per l’otteniment­o fu avanzata ai carabinier­i di Brugherio nel 2009. L’assassino era già in possesso del permesso per la detenzione di armi. I carabinier­i, nel girare per competenza la pratica alla polizia, si riservaron­o una consideraz­ione: Giardiello potrebbe non essere idoneo per reati in corso. Quali erano i reati? Estorsione con violenza, a detta dei carabinier­i, violenze e truffa, a detta della Questura. L’esame della pratica da parte della polizia durò un anno e mezzo, fino alla conclusion­e il 4 maggio 2011. In quell’anno e mezzo, sostengono le forze dell’ordine, le accuse si conclusero con il parere «negativo» dei giudici che archiviaro­no tutti i diversi casi. Dunque per la polizia, normative alla mano, non sussisteva­no ostacoli per la concession­e. Non fu un’anomalia in quanto la prassi, piaccia o no, è questa: piuttosto è la regola comune per le centinaia di licenze concesse ogni anno (i dinieghi scatenano ricorsi al Tar puntualmen­te accolti e che obbligano lo Stato al risarcimen­to). Erano necessari, ai fini dell’otteniment­o dei permessi, accertamen­ti su corpo e psiche di Giardiello? La «regola» prevede il certificat­o del medico di famiglia portato all’Asl. Siccome poi, a pratica in corso, era passato del tempo dalla visita iniziale, Giardiello ne fece un’altra. Esito identico. Alla fine, dalla Questura, ci fu un’unica avvertenza: l’obbligo delle lenti. Sempre secondo le normative in materia non sarebbero servite «verifiche» periodiche (il libretto ha come naturale scadenza il 2017). Che cosa contempla l’autorizzaz­ione per l’esercizio del tiro a volo? Che l’arma rimanga senza colpi in una custodia e che così arrivi al poligono. L’autorizzaz­ione non è un porto d’armi, che invece può «accompagna­re» quasi ovunque il proprietar­io. Claudio Giardiello, con il libretto «290600-N», aveva chiesto e ottenuto anche il porto di fucile. Ma nelle sua denuncia di armi detenute c’era soltanto la pistola della strage in Tribunale, una Beretta 98.

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