I Bot con tassi a quota zero Mini-rendimenti per i Btp

Anche i Bot sono ormai a un passo dal rendimento negativo. I tassi sono scesi ieri allo 0,013%: è successo all’asta di Bot annuali, in cui il Tesoro ha venduto 6,5 miliardi di titoli con un rendimento in calo dello 0,07% su marzo. È il minimo storico, che non ha però fermato la domanda degli investitori, rimasta sostenuta: 11,5 miliardi di euro di richieste. Così dopo tanti altri Paesi europei, dalla Germania fino alla Spagna, anche per l’Italia sembra arrivare l’ora dei tassi sotto zero. E tra rendimenti obbligazionari rasoterra o negativi, lo sguardo di molti investitori si concentra sulle azioni. Tanto che l’indice paneuropeo Stoxx Europe 600 — una sintesi delle Borse del Vecchio continente — ha aggiornato il record, con un +3,8% in una settimana e +20% da inizio anno: effetto anche (e soprattutto) dell’euro debole e della liquidità iniettata nel sistema dalla Banca centrale europea. Ieri le Borse di Francoforte (+1,71%) e Londra (+1,06%) hanno raggiunto nuovi massimi. Più fiacche Parigi (+0,6%) e Milano (+0,31%), con il Ftse Mib che ha comunque sfiorato quota 24 mila. Tokyo ha superato i 20.000 punti, per la prima volta dal 2000. Intanto il Tesoro ha annunciato per la prossima settimana il nuovo Btp Italia — l’ottavo — con godimento «20 aprile 2015» e scadenza «20 aprile 2023», al tasso annuo minimo garantito (reale) dello 0,5%: meno delle Borse, più di tanti titoli di Stato in Europa.