Corriere della Sera

Il nuovo lungo portato di giorno

È lo stile «fintamente distratto» che rimanda all’idea di libertà celebrata dall’epoca Hippie Sta bene solo alle alte? Sbagliato. Ecco i consigli per portarlo, puntando su sandali e t-shirt

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Gli orli fruscianti sono tornati. Ma questo volta sono piuttosto l’elemento distintivo delle ragazze

boho chic (stile in cui confluisco­no vari elementi della cultura bohémien ed hippie) associato al vestire fintamente distratto alla Kate Moss e Sienna Miller. Nella stagione in cui convivono tutte l lunghezze, corta (per le ragazze), longuette (per tutte), la gonna lunga alla caviglia è il dettaglio che fa la differenza. Guardato con una certa invidia dalle meno intraprend­enti che non osano sfoggiarlo o, peggio, pensano di non poterselo permettere. «Errore, il lungo in realtà è donante», interviene da Torino Cristina Tardito, designer di Kristina Ti. «Io sono sempre stata una grandissim­a fan del lungo, un filone prettament­e francese — spiega —. Le parigine usano gli abiti ai piedi anche per andare a comprare la baguette. Mi piace di giorno, portato con grande naturalezz­a o, al contrario, sfoggiato nelle occasioni importanti, ma in questo caso deve essere veramente speciale.

Gli orli in movimento sono per donne che amano distinguer­si come sa bene Alberta Ferretti, stilista che ha fatto dell’abito lungo il perno del suo stile delicato. «Nelle ultime stagioni c’è stato un grande ritorno degli abiti alla caviglia nella quotidiani­tà — osserva —. A differenza di quello da sera, quella da giorno deve essere in tessuto leggero e fluttuante, sempre portato loose, sciolto. Senza costrizion­i che irrigidisc­ono la figura, per un effetto disinvolto». L’abito immancabil­e dell’estate per Alberta è «bianco con intarsi in pizzo in cotone o in chiffon».

«Alle donne ora piace anche il giallo», assicura Cristina Tardito. La designer demolisce la vecchia regola secondo la quale il lungo stia bene solo alle donne alte. «Al contrario, io lo trovo più aggraziato e proporzion­ato sulle donne piccole, perché il tessuto verticale slancia. Una troppo alta rischia l’effetto Morticia Addams».

Il lungo non è solo questione di stoffa. Richiede la giusta attitudine. «Consiglio di usarlo — riprende la stilista — immaginand­o di essere in jeans e t-shirt». La maglietta, anche in pelle leggerissi­ma, è l’abbinament­o più nuovo secondo i gemelli Caten di Dsquared2 per maxi gonne tutte una rouche effetto petalo di fiore o piuma d’uccello, che fanno pensare subito ai party d’estate a bordo piscina.

Come si porta il lungo? «Con un sandalo alla schiava allacciato sulla gamba nuda che si scorge lievemente tra le pieghe della stoffa ad ogni passo. Molto sensuale. In alternativ­a, mi piace uno stivaletto country», aggiunge Tardito che ha mandato in sfilata anche abiti hippie (con le zeppe e scarpe un po’ Mary Poppins spuntate), abbinati al chiodo o a blazerini con grandi revers. Gli abiti fluidi rievocano l’idea di libertà e naturalezz­a degli Anni ‘70. Ma la stilista li promuove anche sul luogo lavoro. Importante è bilanciare le

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 ??  ?? Jackie O Jackie Kennedy e Onassis a Capri, una delle mete di vacanza e relax preferite dalla coppia negli Anni 60 e 70. Lo stile etnico in chiave chic lanciato da Jackie O in piazzetta ha condiziona­to l’isola e ancora oggi resta un esempio da imitare
Jackie O Jackie Kennedy e Onassis a Capri, una delle mete di vacanza e relax preferite dalla coppia negli Anni 60 e 70. Lo stile etnico in chiave chic lanciato da Jackie O in piazzetta ha condiziona­to l’isola e ancora oggi resta un esempio da imitare

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