Bin Zaal fa fiorire l’Islam «A Chelsea l’oasi della pace»
«Il Chelsea Flower Show è l’Oscar per un landscape designer, sono orgogliosa che il mio giardino sia stato selezionato tra i 15 spazi verdi in competizione quest’anno. Condividerò gli elementi positivi della nostra cultura e della nostra religione». Kamelia Bin Zaal, nata negli Emirati, porterà al Chelsea Flower Show 2015, a Londra dal 19 al 23 maggio, il suo giardino. E il suo messaggio di pace. Un messaggio che avrà la bellezza e il profumo di uno scampolo verde che — non a caso — si chiamerà The Beauty of Islam.
Un messaggio di pace in un mondo sconvolto da un’attualità spesso drammatica (dall’assalto mortale a Charlie Hebdo alle esecuzioni dell’Isis)? «In un momento storico in cui c’è così tanta negatività nei media e nel mondo (verso l’Islam) Chelsea è un’opportunità per condividere i nostri valori con il pubblico attraverso il progetto di un giardino fiorito», spiega la designer al Corriere. E quali piante utilizzerà per dire «pace»? «Rosmarino, melograno, aglio, ulivo e cardamomo. In più ci sarà la Nannorrhops arabica. E tanta varietà sarà indicativa della diffusione dell’Islam come pure della crescita storica dell’impero arabo attraverso il commercio, penso alle vie delle spezie dall’oceano Indiano al Far east, all’India, al golfo Persico e al mar Rosso fino all’Europa. E mostrare come celebriamo la diversità, la pace e l’armonia, come tutte le religioni».
Kamelia, nata e cresciuta in quella che a Dubai è conosciuta come il Billionaires’ Row, il quartiere dei Paperoni, Al Barari, voluto e sviluppato dalla sua stessa famiglia, ha avuto il privilegio di studiare a Londra alla Inchbald school of design, mixando cultura orientale e occidentale. Nel 2006 ha fondato la sua società Second Nature, che ha poi unito le forze con il family business, confluendo nella Green Works che ha firmato gli spazi verdi del «quartiere dei miliardari». Un Eden nel cuore del deserto: su un’area di sviluppo immobiliare da 7 miliardi di dollari, sono state piantate 1 milione di piante. A Chelsea però, la «bellezza» del giardino di Kamelia dovrà sfidare i «profumi» del Fragrance Garden di Harrods’. Anche per il luxury department store rilevato per 1,5 miliardi di dollari dalla Qatar Investment Authority, Chelsea sarà un debutto. Nel duello, a colpi di fiori, fra Emirati e Qatar, chi la spunterà?