Corriere della Sera

In aumento del 20% le assunzioni stabili Effetto dello sconto sui pagamenti Inps

- L. Sal.

Più contratti stabili ma nessuna assunzione in più. Dopo le anticipazi­oni parziali dei giorni scorsi, finalmente i dati sono completi e consentono un’analisi corretta. Ci dice l’Inps che tra gennaio e febbraio di quest’anno, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, sono aumentate in modo consistent­e le nuove assunzioni a tempo indetermin­ato (+20,7%) mentre sono diminuite sia quelle a termine (-7%), sia quelle per l’apprendist­ato (11,3%). La causa di questo spostament­o è lo sconto sui contributi per i contratti a tempo indetermin­ato, partito dal primo gennaio di quest’anno e valido anche per i rapporti di lavoro con il vecchio articolo 18. L’effetto è un aumento della quota dei nuovi contratti stabili, che sale al 41,6% del totale dal 37,1% del primo bimestre 2014. Una buona notizia, che potrebbe anche aiutare la ripresa dei consumi. Se però si mettono insieme tutte le fette della torta, viene fuori che al momento il gioco è a somma zero. Consideran­do tutti i tipi di contratto, nei primi due mesi dell’anno sono stati attivati 968.883 rapporti di lavoro. Soltanto 13 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Anche nelle tabelle dell’Inps alla voce variazione si legge 0,0%. Nessun posto di lavoro in più, ma lo spostament­o dei flussi sui contratti stabili che, grazie al taglio dei contributi, sono più vantaggios­i per le aziende. Una risposta vera sull’efficacia delle scelte del governo, si avrà con il dato di marzo. In quel mese si è acceso anche il secondo motore con il quale il governo intende sostenere l’occupazion­e. E cioè il nuovo contratto a tutele crescenti che, al taglio dei contributi, aggiunge il superament­o dell’articolo 18. Sarà il primo verdetto.

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