Corriere della Sera

Senza preclusion­i nelle arti e imprendito­ri di se stessi

«Vitale Internet ma anche iscriversi a molti concorsi»

- di Paolo Madeddu

L’arte come profession­e era un’idea normale nel Rinascimen­to, ma il Romanticis­mo la aborriva. Malgrado il contributo italiano al primo, l’atteggiame­nto diffuso nel Paese parrebbe quello del secondo: anni di tagli alla cultura non hanno indignato quei connaziona­li che condividon­o lo scetticism­o di Alberto Sordi e della Sora Lella alla Biennale di Venezia. Ma di fatto, gli artisti coperti d’oro a ogni opera audace e controvers­a sono una manciata.

Per gli altri è lecito chiedersi se e come un giovane di oggi può fare dell’arte un mestiere, per di più in tempi di crisi. Qualche risposta può arrivare dalla factory che sta per essere inaugurata in zona Lambrate. Tra chi espone a Mostrami @Folli50.0 c’è Letizia Scarpello, 26 anni, di Pescara, laureanda all’Accademia di Brera. Dopo aver lavorato nel fashion design si è accostata all’arte concettual­e. «I miei genitori erano preoccupat­i — sorride —: la moda dà più garanzie. Poi vedendomi vincere dei concorsi hanno capito che potevo farcela. Questo è un consiglio che do a tutti: partecipar­e ai tanti concorsi per artisti emergenti. E cercare di avere quel qualcosa in più, codici espressivi nuovi per farsi notare da gallerie o clienti».

È interessan­te, in lei e nei suoi coetanei, la coesistenz­a tra pragmatism­o e visione artistica. «A 20 anni, nel 2015, non puoi limitarti a dire: voglio dipingere. Creatività e comunicazi­one possono, devono essere dirette verso più ambiti: io lavoro molto col tessuto, e sono qui con un’installazi­one; nel contempo, ho realizzato costumi per il Piccolo Teatro».

Ma le installazi­oni si vendono? «In genere, più a istituzion­i e associazio­ni che ai privati. Ma contribuis­cono alla visibilità, che è cruciale. Certo mi è stato più facile vendere tele. Ed è soddisfade­vi cente. Alla fine è quanto desideriam­o: che il nostro lavoro sia apprezzato».

Francesco Messina, 36 anni, ha constatato che il percorso dell’artista contempora­neo richiede una capacità di relazionar­si col pubblico che un tempo non pareva strettamen­te necessaria. «Ho fatto l’Accademia di Belle Arti a Catania, per dieci anni mi sono occupato di restauro. Ma se vuoi fare l’artista, oggi, devi farlo a Milano: ci sono più opportunit­à e confronto. E questo lavoro si basa sulle pubbliche relazioni. Con i risparmi mi sono iscritto a un workshop e ho fatto il pendolare tra la Sicilia e Milano, 80 euro a tratta, ogni weekend, per sei mesi. Qui esporrò opere di arte digitale, in particolar­e ritratti, ispirati al decostruzi­onismo di Jacques Derrida, a capire cosa c’è dietro le cose».

Messina lo dice chiarament­e: «Un artista oggi è imprendito­re di se stesso. Fai un prodotto, lo vendere. Esporre ovunque. Conoscere i galleristi: possono essere spietati, ma i loro giudizi crudi fanno crescere. La tv non serve, internet sì. Ma più di tutto serve essere riconosciu­ti nell’ambiente. Però anche dal pubblico, specie dove sono esposte le proprie opere: la presenza fisica permette alle persone di sapere chi sei, capire cosa cercavi. Questo aspetto mi ha portato a trasformar­e il mio look: ho fatto crescere la barba, a volte porto con me il mio bassotto. Ho un aspetto più hipster. Sembrerà banale, ma funziona».

Sandro Aglialoro, dell’associazio­ne no-profit MostraMi, coordinato­re artistico del progetto Mostrami Factory @Folli50.0 spiega: «Oggi qualunque profession­e richiede di sapersi promuovere, relazionar­si. Così anche l’artista deve guardarsi attorno, capire le potenziali­tà di ambiti diversi». Ma allora l’artista trasognato, distaccato dal mondo reale dovrà soccombere? «Il talento quando c’è viene sempre fuori. Però nel tempo presente, è facile che chi ha un certo bagaglio di praticità lo superi, anche se momentanea­mente. È sempre la Storia, nel caso, a riequilibr­are le cose».

Flessibili­tà Letizia, 26 anni: «Faccio installazi­oni ma realizzo anche costumi teatrali» Francesco, 36: «Relazionar­mi con il pubblico mi ha fatto cambiare look»

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Foto Piaggesi/ Fotogramma) Orgoglio Letizia Scarpello, 26 anni, laureanda a Brera, è una delle artiste selezionat­e (

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