Juventus cannibale
Abbuffata Tevez e Pirlo preservati per il Monaco, Buffon fuori per un virus Allegri vuole i tre punti a Parma: «Gara quasi decisiva, non molliamo nulla»
Non è il Monaco, con l’accento sulla seconda «o». È il Parma con l’accento sullo scudetto. La Juventus cannibale cerca l’allungo decisivo ( in campionato) e nel frattempo trapela l’allungo del contratto, tre anni, di Beppe Marotta, Fabio Paratici (aveva offerte trasversali dal Barcellona al Manchester City) e dello staff tra gli artefici di questi anni strepitosi. Il Parma non è il Monaco, Madama non pensa al Monaco, però Carlitos Tevez resta di nuovo a casa, con Andrea Pirlo, Gigi Buffon (virus intestinale) e Andrea Barzagli. Massimiliano Allegri, qualche ora prima della diffusione dell’elenco dei convocati, aveva affermato in conferenza stampa: «Tevez, sta bene, Tevez è disponibile, Tevez non è uno scooter che si ferma a comando, Tevez deve giocare. In campo vanno i migliori». Annuncio con un filo di irritazione perché, «dopo Firenze dove avevamo fatto qualcosa a cui nessuno credeva, la Juve mai era riuscita a ribaltare una sconfitta interna nelle Coppe, la prima cosa che mi hanno chiesto è “come sta Tevez?”». È il mondo Juve, bellezza, se vinci il popolo si esalta, ti esalta, ma dopo cinque minuti pensa già alla prossima che devi vincere, perché pensa che vincere sia una pura formalità.
Tevez sta bene, è disponibile, ma nei convocati non c’è e a Parma non va, come Andrea Pirlo, sebbene entrambi siano «pienamente recuperati». La Champions incombe. Però Allegri potrebbe replicare che in campo va la formazione migliore, anche senza Tevez. Si è già visto a Firenze. «La partita di Parma, come avevo detto in precedenza, può essere decisiva per il campionato. Se riusciamo a vincere arriverebbe un altro pezzetto di scudetto».
Gli avversari, però, non risultano accomodanti. Per la prima volta in stagione hanno conquistato quattro punti in due giornate e la presenza della Juventus trasforma anche un testa-coda in una finale. In Coppa Italia, Madama faticò per superare l’ostacolo. «No, non è semplice. Il Parma viene da buone prestazioni: Donadoni e tutti i giocatori meritano i complimenti per la grande professionalità, e la grande dignità dimostrate». L’allenatore apprezza «autostima e autorevolezza», pregi dei suoi giocatori, ma avverte: «Bisogna mantenere l’equilibrio, perché è questo il momento in cui è più facile e pericoloso cadere. In questo momento bisogna lavorare molto sui dettagli, sull’attenzione, sulla concentrazione». Sulla formazione, anche, dove Llorente dovrebbe guidare l’attacco e Morata partire dalle retrovie. In ogni caso vista la Juve cannibale con la Fiorentina è arduo distinguere tra titolari e riserve.
In attesa dello scudetto, un sito mostra la nuova maglia della Juventus, fatta trapelare (i sospetti si concentrano sull’azienda produttrice) per alzare il livello dell’attesa e quindi delle vendite. Il club non commenta, il particolare più intrigante riguarda la comparsa delle tre stelle. Il presidente Agnelli aveva promesso di farle tornare quando un avversario ne avesse raggiunte due. Per come è messa la concorrenza, si è reso conto che l’attesa sarebbe stata troppo lunga.