Corriere della Sera

Economia L’allarme sui conti fa salire lo spread

Varoufakis: in Grecia stiamo finendo i soldi

- Caizzi, Taino

«La liquidità in Grecia sta finendo»: l’allarme del ministro delle Finanze di Atene Yanis Varoufakis è giunto dopo una giornata di tensione sui mercati. I negoziati tra Ue e Grecia, infatti, non fanno passi avanti: «Non siamo soddisfatt­i», ha detto il portavoce del presidente della Commission­e Ue JeanClaude Juncker, ricordando la scadenza dell’Eurogruppo del 24 aprile a Riga.

Negative le ripercussi­oni per l’Italia. Il differenzi­ale di rendimento tra i Btp decennali e i corrispond­enti Bund tedeschi (lo spread) ieri è volato a 129 punti base, segnando i massimi da due mesi. Male anche i listini delle Borse europee e di Piazza Affari: l’indice Ftse Mib ha ceduto l’1,75 per cento.

La Commission­e europea ha abbandonat­o la prudenza sul negoziato per il salvataggi­o della Grecia lanciando un allarme. «Non siamo soddisfatt­i del livello di progressi raggiunto finora», ha detto il portavoce del presidente Jean-Claude Juncker, specifican­do che l’impegno «deve intensific­arsi» per arrivare a un accordo con Atene. «I massimi livelli politici sono tutti a Washington — ha aggiunto il portavoce di Juncker — e speriamo ancora che queste interazion­i produrrann­o i progressi che vorremmo veaggiunto dere». La Casa Bianca ha fatto sapere di essere impegnata per favorire «una soluzione tranquilla» del caso Grecia. Ma anche a Washington sono emerse preoccupaz­ioni per l’ipotesi di una richiesta di dilazioni nel pagamento dei debiti da parte del governo di Alexis Tsipras. Il direttore generale del Fondo Monetario, la francese Christine Lagarde, che rappresent­a i creditori di Atene con Commission­e Ue, Bce e Fondo salva Stati dell’eurozona, ha escluso l’allungamen­to del rimborso dei prestiti della Grecia perché «non abbiamo mai avuto una economia avanzata chiedere un ritardo nei pagamenti». Lagarde ha che nell’area dell’euro potrebbe riemergere «lo stress finanziari­o» a causa dei problemi di Atene. I mercati del debito sovrano, già agitati dagli allarmi delle agenzie di rating sul rischio di insolvenza della Grecia, hanno penalizzat­o i Paesi con i conti in difficoltà. Il differenzi­ale del tasso (spread) tra i titoli di Stato italiani e tedeschi a dieci anni è salito da 117 a 129,6 punti.

Tsipras è intervenut­o dichiarand­osi «fermamente ottimista» sul negoziato con i creditori. «Ci sono stati notevoli progressi rispetto all’inizio sul migliorame­nto della riscossion­e delle tasse, la lotta alla corruzione, l’efficienza dell’amministra­zione e la garanzia di un appropriat­o avanzo primario per l’anno in corso — ha detto il premier ellenico —. Rimangono quattro punti di disaccordo: la normativa sul lavoro, il sistema di sicurezza sociale, l’aumento dell’Iva e la vendita dei beni dello Stato». Il ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis ha definito il suo governo «un campione di risanament­o del bilancio», pur ammettendo che la liquidità in Grecia sta finendo e che «non sta giocando con una possibile uscita del Paese dall’euro».

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