La laurea conviene Quasi sempre
Idati di Almalaurea, il consorzio al quale aderiscono settantadue università, indicano che dopo cinque anni più del 90 per cento dei laureati trova lavoro. È il rilancio del «pezzo di carta»? Non credo, perché dopo cinque anni sarebbe devastante se un laureato non trovasse lavoro. Ciò che conta è se lo trova entro un anno.
Eppure, la laurea continua a convenire. Perché questo tasso di occupazione evidenziato dalla ricerca di Almalaurea, anche se non esaltante, è superiore a quello di un neodiplomato e i dati sugli stipendi indicano che, oltre a trovare lavoro più facilmente, i laureati guadagnano di più.
Idati di Almalaurea indicano che dopo 5 anni più del 90 per cento dei laureati trova lavoro. È il rilancio del «pezzo di carta»? Non credo , perché dopo 5 anni sarebbe devastante se un laureato non trovasse lavoro. Ciò che conta è se lo trova entro un anno e, in questo caso, le indagini passate evidenziano percentuali ben più basse, tra 60 e 65 per cento. Eppure, come sostengo nel mio saggio uscito oggi La ricreazione è finita — scegliere la scuola trovare il lavoro, la laurea continua a convenire nonostante gli isterismi in un senso o nell’altro: questo tasso di occupazione, anche se non esaltante, è superiore a quello di un neodiplomato e i dati sugli stipendi indicano che, oltre a trovare lavoro più facilmente, i laureati guadagnano di più. Tornano i tempi del «pezzo di carta a tutti i costi»? Assolutamente no. Un laureato in Ingegneria al Politecnico di Milano o in Economia alla Bocconi ha più del 90 per cento di probabilità di trovare lavoro entro un anno, ma non è così per laureati di università meno apprezzate dai datori di lavoro, soprattutto per quanto concerne la facoltà di Economia per la quale la peggior università in termine di occupazione vede solo un terzo dei suoi laureati trovare lavoro. Peraltro, i dati di Almalaurea dimostrano anche la fine del mito della cosiddetta «laurea utile». Sicuramente Ingegneria conviene quasi sempre ed Economia pure (anche se dipende in quale ateneo) ma non è il caso della laurea in Legge che vanta tassi di occupazione bassissimi o di lauree scientifiche come quella in Fisica che hanno sbocchi occupazionali quasi tutti nel mondo accademico. La vera sorpresa? Le lauree considerate «inutili»: una laurea in Lettere in buone università come Torino e Cà Foscari ha tassi di occupazione a un anno superiori al 60 per cento. Il pezzo di carta conviene ancora, ma non a tutti i costi.