La campagna anti-stupro
A suo agio in quel fisico incredibile. Ho subito pensato a Anita Ekberg. La dolce vita, la Fontana di Trevi...».
Marciano ama le donne («Tutti pensano che il business di Guess sia per il 90% femminile, non è così, ma non mi dispiace») e crede che coloro i quali hanno ricevuto molto dalla vita abbiano l’obbligo morale di aiutare gli altri: ecco perché la sua attività filantropica con la Guess Foundation lo impegna sempre di più con il passare degli anni, tra istruzione e ricerca medica e un progetto molto civile che il 29 maggio Guess Foundation Europe lancerà nel nostro Paese: il primo «Denim Day» italiano, patrocinato da The Circle Italia a favore dell’associazione Di.Re, Donne in Rete contro la Violenza (il Denim Day americano si terrà il 29 aprile). Nato 15 anni fa grazie all’associazione Peace Over Violence di Los Angeles, il movimento Denim Day è una risposta alla sentenza della Corte di Cassazione italiana che nel 1999 annullò una condanna per stupro con la motivazione che la vittima indossava jeans aderenti che, secondo la Corte, non sarebbe stato possibile sfilare contro la sua volontà. Le donne indossarono jeans per protestare contro il verdetto e, da allora, il Denim Day è diventato una campagna di sensibilizzazione e prevenzione. Partirà sui social media, e dal 16 al 29 maggio presso i punti vendita Guess italiani sarà possibile