Corriere della Sera

La vegana pentita «Tutto è cambiato per mia figlia»

- Isabella Fantigross­i

Crescono i vegani, ma anche i pentiti. Tra questi c’è una chef americana, Mielle Chénier-Cowan Rose, autrice di Veganish, da poco uscito per Newton Compton Editori, «un ricettario a base vegetale per onnivori in salute». Per molti anni Mielle abolì dalla sua dieta qualunque tipo di alimento di origine animale: «Rimasi allibita dal trattament­o subito dagli animali nell’industria alimentare degli Stati Uniti — racconta oggi —. Così decisi di non essere più disposta a consumare il prodotto di tale sofferenza». Poi però qualcosa cambiò. «A un certo punto mia figlia ha cominciato a non stare bene e quando ho reintrodot­to la carne nella dieta lei è guarita». «Tuttora credo che la dieta vegana aiuti a pulire l’organismo ma penso anche che molte persone possano aver bisogno in alcune fasi della loro vita di sostanze di origine animale, per esempio per introdurre vitamina B12 e gli acidi grassi omega 3». Oggi, perciò, Mielle ChénierCow­an Rose cucina anche latticini, carne e pesce. «Purché provengano però — racconta lei — da allevament­i sostenibil­i, che trattano gli animali con rispetto». Le nuove regole sono, insomma, moderazion­e, equilibrio e flessibili­tà. asatelo. Fatelo ribollire. Fate spumeggiar­e il vostro drink. L’aggiungere bollicine al vostro cocktail preferito gli farà cambiare faccia. E non date retta ai veri uomini che non bevono se non drink dal tasso alcolico che ammazza un cavallo: l’aggiunta di un po’ di anidride carbonica crea drink piacevolis­simi davvero. E magari un po’ più adatti all’estate. In occasione del Salone del mobile, Campari e SodaStream, uno dei maggiori produttori delle macchine per gasare le bevande (in arrivo il nuovo gioiellino Mix dedicato alla mixology) hanno proposto una master class con Dario Comini, l’anima del Nottingham forest di Milano, e il bartender israeliano Ariel Leizgold. Certo, le loro creazioni non sono alla portata di tutti. «Ma — spiega Comini — la gasatura dà grandi soddisfazi­oni anche nelle cose più semplici, come un Campari con il gin. O anche un succo di frutta oppure per dare sempliceme­nte un guizzo in più a un’acqua tonica». La cosa più facile del mondo, un Negroni con bollicina, diventa un’esperienza tutta nuova: il gas non abbatte il sapore — è la grande differenza con il seltz — ma dona al drink una tessitura capace di sorprender­e.

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