Opere pubbliche e denunce di irregolarità
Torno sulla vicenda, riportata dal Corriere del 10 aprile, delle denunce anonime sulla realizzazione di una galleria nell’ambito del progetto Quadrilatero Marche-Umbria. Sebbene siano state rilevate incongruenze nelle dichiarazioni, l’episodio fa riflettere sulla necessità di cambiamenti, anche con piccoli passi, che devono però portarci a traguardi più ambiziosi. Nonostante siano attuati controlli puntuali sulla esecuzione delle opere, esistono strumenti che potrebbero offrire agli stessi lavoratori la possibilità di segnalare l’eventuale presenza di anomalie. Le «Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella Pubblica amministrazione», contenute nella legge n. 190 del 2012, prevedono che le società pubbliche adottino un sistema di tutela del dipendente che segnali illeciti. Il whistleblowing, finalizzato a consentire l’emersione degli illeciti stessi.
Tale sistema potrebbe essere esteso dal legislatore alle imprese private che gestiscono gli appalti pubblici, per permettere ai propri addetti nei cantieri di segnalare irregolarità di qualsiasi natura, ed avviare le conseguenti verifiche. Occorre in sostanza che il sistema normativo agevoli quel salto culturale che porti