Quei no di Salvini agli alfaniani e il simbolo cambiato per l’alleanza ligure
Mai con gli «alfani». Mai con il Nuovo centrodestra. Nelle multiformi dichiarazioni di Matteo Salvini, un punto fermo e ricorrente, ogni giorno e da molti mesi, c’è sempre stato: no all’alleanza con l’Ncd. No ai sostenitori del governo Renzi. No al partito del ministro dell’Interno, che paga gli hotel e pure il wifi ad aspiranti profughi e immigrati dallo status incerto. Però, alla fine, non è andata così. Giovanni Toti, il consigliere politico di Silvio Berlusconi (in favore del quale Salvini aveva già rinunciato al candidato leghista Edoardo Rixi), giovedì sera ha annunciato la sua alleanza con Area popolare. Che è il nome dei gruppi parlamentari del Nuovo centrodestra, nonché quello che nella maggioranza dei casi apparirà sulle schede elettorali il 31 maggio.
Insomma, sembra proprio che Lega e Ncd saranno comunque alleati. Lui, Salvini, pare sia stato colto di sorpresa. Dice di aver appreso della nuova alleanza dai giornali. «Stavo leggendo… » dichiara ai cronisti che chiedono spiegazioni: «Se c’è qualcuno che anche da quelle parti si rende conto che Alfano è il passato e non il futuro ben venga, chissà che non ci siano segni di vita».
In realtà, Salvini potrà pure non saperlo, ma la cosa non è improvvisata. Anche se per apprezzare bisogna avere qualche vocazione al cavillo. Il fatto è che il simbolo di Area popolare che comparirà sulla scheda ligure, sarà diverso da quello che sarà stampato sulla scheda, per dire, veneta. L’Area popolare ligure «sarà semplicemente una lista locale». A dirlo è lo stesso Rixi: «Sarebbe stato molto più complicato raccogliere le firme per una nuova lista. E comunque, i candidati saranno quasi del tutto nuovi rispetto a coloro che hanno fatto parte della maggioranza che sostiene la giunta Burlando». Il «quasi» si deve al fatto che nella lista di Forza Italia ci sarà anche Gino Garibaldi, ex azzurro approdato al Ncd e ora tornato alla casa madre. Del resto, la Liguria non è l’unico «laboratorio» della possibile rifondazione del centrodestra di domani, a dispetto della nebulizzazione in altre Regioni. Anche in Umbria Area popolare (non chiamatelo Ncd) sostiene il candidato appoggiato dalla Lega, il sindaco di Assisi Claudio Ricci.