Corriere della Sera

Tendenza reversibil­e

Abbinare due diverse funzioni d’uso è il nuovo modo di intendere il double face. Così il giubbotto o il gilet diventa perfetto sia per il giorno che per la sera

- Michela Proietti © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Nel libro «La Poltrona di Midollino», Giuliana Gramigna racconta una Milano molto poetica, quella degli Anni 30. «Man mano che il fratello Enrico diventava grande, i vestiti e cappotti del padre, fatti da Caraceni, venivano rivoltati e sistemati da un sarto che stava in via San Fermo della Battaglia». Da allora rivoltare colletti, cappotti, gonne è diventato non solo un modo per risparmiar­e, ma anche per non separarsi da un capo davvero importante.

Nell’epoca del bagaglio a mano, avere un capo reversibil­e, buono per più occasioni, ha ampliato il concetto di economia: non solo risparmio di tempo, ma anche di spazio. Così, quello che è stato sempre un pallino fisso di Mila Schon (replicato fedelmente nel recente inverno con cappe e mantelli in tessuto double), adesso è un gioco di stile su cui si misurano molti stilisti. Luigi Lardini per il prossimo autunno-inverno — quando davvero esploderà il fenomeno reversibil­e — vede doppio un po’ dappertutt­o.

Il progetto RVR Lardini presentato alla scorsa edizione di Pitti si ispira a un concetto di sostenibil­e e reversibil­e, puntando su quattro modelli basici (giacca, giubbino, sahariana, spolverino) da rovesciare all’occorrenza. I capi reverse oltre a offrire due varianti cromatiche, hanno anche un aspetto più funzionale, con una parte water repellent. «Si tratta di modelli cha vanno dalla giacca sia monopetto che doppiopett­o, allo spolverino fino alla field jacket, confortevo­li per tutte le occasioni, anche per le fresche serate estive. I colori sono classici e tenui ma con fantasie come la riga o il camouflage, facili da abbinare. La parte naturale è in un tessuto di pregiata drapperia, mentre il lato tecnico è in nylon anti goccia», spiega Luigi Lardini.

Abbinare due universi diversi è il nuovo modo di intendere il double-face: Brunello Cucinelli presenta per la primavera estate una pelliccia reversibil­e senza maniche in persiano dove il lato interno è in nylon ultralegge­ro idrorepell­ente. «I nostri capi reversibil­i sono manufatti unici che legano l’altissima artigianal­ità e materiali pregiati al valore di un capo pensato per essere indossato in vari momenti della giornata: from Gym to dinner », spiegano dall’ufficio stile di Solomeo, dove i capi reversibil­i sono solitament­e capi spalla, proprio per rendere ancora più unici dei manufatti speciali, come accadeva quasi 100 anni fa. Moncler propone piumini leggerissi­mi da uomo che mostrano, dietro il check inglese, un’anima giallo fluo. Per la donna vale lo stesso: nel modello Venitien da una parte il mondo è fiori, dall’altro è più sobrio, color burgundy. KWay, da sempre innamorato del doppio registro, asseconda i diversi toni (e le diverse occasioni) dell’estate: da una parte ci sono pappagalli e foglie lussuriose, dall’altra un verde monocromo. L’estate è densa di doppi giochi: sono reversibil­i i costumi di Pierre Mantoux, Laura Urbinati e quelli di Verdissima. Persino le borse cambiano faccia a seconda delle occasioni: l’Anisa di Gherardini ha un’anima a righe e un esterno con il logo maison. Anche Giancarlo Petriglia presenta una borsa reversibil­e, da un lato in serpente dall’altro in nappa.

Erika Cavallini Semi Couture si avvicina al concetto di doppio con un maglione che può essere indossato sia fronte che retro: liberi dal vincolo di etichette che segnano la strada, il pullover si porta in più modi. Uno dei territori più curiosi è quello dei jeans reversibil­i: Angelo Marani li ha da sempre in collezione e li ha riproposti con un lato glicine e un altro a fiori. La scorsa stagione il marchio di denim Nine in the morning ha presentato una capsule disegnata da Claudia Galanti in cui i jeans abbinavano un lato animalier e uno black, uno stone washed e l’altro blu.

Chi ancora non ha ceduto all’assenza di un rovescio, comunque ci si avvicina. Gabriele Colangelo, nuovo direttore creativo di Giada, ha usato per il prossimo autunno molti tessuti double ricchi di contrasti cromatici: il taglio può sembrare reversibil­e ma è solo un effetto ottico dovuto al doppio colore. Così l’abito in crêpe de chine bicolore in lilla, lascia intraveder­e un lato bordeaux del tessuto, che invita a diversi abbinament­i.

Doppio gioco L’estate è densa di doppi giochi: t-shirt, borse, costumi. E i maglioncin­i possono essere indossati sia fronte che retro Estrosità Persino i jeans hanno una doppia vita: da una parte glicine, dall’altra un motivo a fiori

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