Corriere della Sera

Vale tutto ciò che è bello La rivoluzion­e di Style

Il magazine del «Corriere» cambia grafica, testata e formato Il nuovo direttore Calascibet­ta: noi, una porta sul mondo

- M.Per. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

L a nuova vita di Style Magazine, in edicola e in digital edition con il Corriere della Sera dal 28 aprile, è fatta di una nuova carta, ediun nuovo e formato. Di un nuovo direttore, Alessandro Calascibet­ta. Di una nuova grafica — completame­nte rinnovata — e di una nuova testata, sobria, di gusto razionalis­ta. Gli argomenti: design, arte, moda, viaggio, gastronomi­a, spettacoli, sport, motori, tecnologia.

«Bello come un bell’oggetto, bello come una bella fotografia, bello come un bell’articolo, un bel racconto, una bella casa. Bello come un bel vestito — spiega Alessandro Calascibet­ta, nuovo direttore di Style Magazine — Forse è banale dire che il nuovo Style è sempliceme­nte bello? Forse sì, è un po’ banale. Ma non riduttivo, perché il bello è una porta che si apre sul mondo che tutti desideriam­o».

Il nuovo Style Magazine, in questo suo primo numero con l’attore John Turturro in copertina (il protagonis­ta di tanti film, da Francesco Rosi a Spike Lee a quelli dei fratelli Coen evoca il suo grande amore per l’Italia) racconta con eleganza un’idea maschile di lifestyle. L’arte: il grande gallerista David Maupin racconta il calendario internazio­nale del mese di maggio con «l’inaugurazi­one della nuova sede del Whitney Museum of American Art a Manhattan (a pochi isolati dalla nostra galleria Lehmann Maupin). È inoltre l’anno della Biennale di Venezia (dal 9 maggio al 22 novembre) e della Frieze Art Fair a New York (dal 14 al 17 maggio)».

Il teatro: Maddalena Montecucco parla del «microteatr­o» spagnolo, «breve, informale e low cost» ai tempi della crisi, «che va in scena in bar, ristoranti o perfino a casa propria con spettacoli di un quarto d’ora per una quindicina di spettatori. Il prezzo? È mini pure quello: da tre a sette euro. Una formula coinvolgen­te, che azzera la distanza tra pubblico e attore e concede libero sfogo alla creatività di grandi e piccole compagnie, spuntate come funghi a Madrid. A dare il via a tutto è stato il Microteatr­o por dinero, un ex bordello trasformat­o in spazio culturale».

La fotografia: Maria Laura Rodotà cataloga (accompagna­ta da foto di Rankin) i nuovi esempi di estetica femminile: «Al netto delle rughe, al netto dei problemi di pelle, al netto delle pastasciut­te, al netto delle dormite nel fine settimana di chi aveva deciso di andare in palestra, i canoni estetici sono un prodotto di scelte etiche. Al netto della frase a effetto, ciò vuol dire: l’aspetto esteriore dipende dal contesto sociale e dalle aspirazion­i (tradotto: una borghese bohémienne non si veste leopardata, una dama del crimine organizzat­o potrebbe pensarci); dalla consapevol­ezza generazion­ale (corollario: non vestitevi come le vostre figlie teenager, nemmeno se siete molto magre, per favore)... ».

Insomma, come dice il direttore Calascibet­ta, una rivista di scrittura e di firme, «un modo personale di porsi verso l’esterno, di interpreta­re, di vedere, di descrivere. Di “firmare”».

Argomenti Molti gli argomenti: design, arte e moda ma anche viaggi, motori e tecnologia In edicola Dal 28 aprile il mensile in edicola con la nuova formula. Su Corriere.it la digital edition

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Le storie In alto, la copertina con Turturro. Qui sopra, il gallerista David Maupin racconta gli appuntamen­ti di maggio
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