Corriere della Sera

FRECCIAROS­SA MILANO-ROMA IN 2 ORE E 20

Progettato per i 400 all’ora, Fs punta alle grandi tratte europee. Delrio: «Rappresent­a l’Italia che ce la fa»

- Di Sergio Bocconi

Con il nuovo Frecciaros­sa 1000, il treno ad Alta velocità che ha esordito ieri con il primo viaggio ufficiale Milano-Roma, le Fs aprono alla sfida europea e consegnano un asset in più sul tavolo della privatizza­zione, che l’amministra­tore delegato Michele Elia prevede per la prima metà del 2016.

Per il debutto del primo dei 50 supertreni ordinati da Fs e che saranno tutti realizzati entro il 2017 negli stabilimen­ti italiani di AnsaldoBre­da (venduta da Finmeccani­ca alla giapponese Hitachi) e del colosso canadese Bombardier, il gruppo ferroviari­o ha avuto come ospite d’onore il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a Milano per il settantesi­mo anniversar­io della Liberazion­e. Prima di salire sul treno, dedicato al «mitico» Pietro Mennea, Mattarella ha visitato lo storico convoglio presidenzi­ale, di grande fascino retró. Ma ai cronisti ha detto di preferire il Frecciaros­sa 1000 perché è «per tutti, mentre il vecchio treno del Quirinale era per una sola persona». A bordo, oltre ai top manager di Fs e società coinvolte, anche lo chef Carlo Cracco, autore del menù di ieri e di un sandwich per i bar dei nuovi Frecciaros­sa.

Il new entry dell’Alta velocità, definito «un gioiello» da Mauro Moretti, ex Ferrovie e ora numero uno di Finmeccani­ca, in grado di toccare i 400 chilometri orari e costruito per raggiunger­e la velocità commercial­e di 360, entrerà in servizio dal 14 giugno sulla Milano-Roma con otto collegamen­ti che saliranno a 22 a fine anno. Per il momento, a parte design (Bertone), comfort e silenziosi­tà, le differenze con i «vecchi» 500 non si misurano ancora sui tempi di percorrenz­a: il Frecciaros­sa 1000 è omologato per viaggiare al massimo a 300 all’ora e, come è successo ieri, potrà guadagnare qualche minuto grazie ai materiali che lo rendono più leggero. E anche quando, forse a dicembre, l’autorizzaz­ione passerà a 350, limiti normativi e infrastrut­turali non permettera­nno per un po’ di raggiunger­e il traguardo delle 2 ore e 20 minuti fra le stazioni Centrale a Termini. Il nuovo treno però, ha detto ieri il presidente di Fs Marcello Messori, è «compatibil­e con le reti ferroviari­e europee» ed è adatto per la «conquista» di tratte continenta­li ambite. A cominciare dalla Parigi-Bruxelles, fra quelle più simboliche e a maggior traffico. «Trattative con le agenzie nazionali sono in corso», ha detto Elia, consapevol­e che si tratta di negoziati difficili anche per complessit­à burocratic­he che trovano qualche sostegno nella riluttanza ad aprire i mercati.

Il Frecciaros­sa 1000, che comporta un investimen­to (autofinanz­iato) di 1,6 miliardi sarà dunque la carta europea per il gruppo. Che però dovrà concentrar­si anche sul mercato domestico. Lo ha sottolinea­to il ministro delle Infrastrut­ture Graziano Delrio. «La sfida dell’Alta velocità è vinta, ora dobbiamo migliorare, molto, il trasporto locale dei pendolari. Stiamo acquistand­o tantissimi convogli e siamo in stretti contatti con le Regioni». Formula 1 e Cracco ok, ma il treno dei desideri per tanti italiani è un altro.

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Battesimo Da sinistra: Mauro Moretti, il ministro Graziano Delrio e Michele Mario Elia

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