Corriere della Sera

Quei 5 centimetri e la faglia di 140 km Uno scontro titanico

- Di Giovanni Caprara

L’area in cui si è scatenato il terribile sisma (7.8 di magnitudo) era considerat­a da tempo ad altissimo rischio. «Si aspettava che potesse succedere» commenta Alberto Michelini, direttore del Centro nazionale terremoti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanolog­ia. Il motivo era che da varie centinaia di anni la terra era immobile in un’area dove invece è in atto uno scontro geologico titanico. Qui la placca indiana viaggiando verso nord alla velocità di cinque centimetri all’anno scivola sotto la placca euroasiati­ca sollevando­la. Così è nata anche la catena dell’Himalaya. Per fare un confronto la nostra linea degli Appennini si muove verso le Alpi di circa due millimetri l’anno con forze in gioco per fortuna ben inferiori pur scuotendo periodicam­ente la Penisola anche in modo grave.

Poco più a sud, nella zona indiana, numerosi terremoti nell’Ottocento e nel Novecento hanno testimonia­to la poderosa azione in atto e qui nel 1934 un sisma ha superato l’ottavo grado della scala Richter. Ma c’è una linea, poco sopra, lungo la quale si concentrav­a da tempo e si accumulava l’energia dello scontro che prima o poi doveva liberarsi. Ed è quello che è accaduto lungo una faglia lunga circa 140 chilometri che si è lacerata in ottanta secondi, mentre tutto si è originato in un punto ad una decina di chilometri di profondità. «La sequenza sismica è ancora in atto e le scosse dureranno per mesi. Quindi potranno esserci anche repliche forti» nota Michelini. Già dopo il picco massimo si sono manifestat­i livelli superiori al quinto grado della scala Richter. Intanto rimane l’enigma dell’energia che potrebbe essersi accumulata anche nelle faglie adiacenti, per questo capaci di far tremare di nuovo violenteme­nte la terra. Per comprender­e la potenza entrata in gioco in Nepal bisogna ricordare che la magnitudo raggiunta si avvicina al record storico mai registrato sulla Terra e legato al terremoto in Cile del 1960 dove i sismografi hanno segnato 9.8.

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