Tra le bandiere con la stella di David «Noi, protagonisti dell’antifascismo»
L’orgoglio dei partigiani sionisti: «Insulti ingiusti. E tanti applausi»
a partire dall’Emilia Romagna.
Irrompono due bandiere palestinesi schizzate di rosso sangue: «Ecco la vera resistenza». Un’incursione di disturbatori percussionisti si inserisce tra Emergency e la Brigata. C’è tensione, già alle due del pomeriggio, prima della partenza. Chi viene da San Babila ha visto lo schieramento antagonista e gli agenti in assetto anti-sommossa. Ma «è una giornata storica», dice Stefano, il tricolore annodato al collo: «Anche il presidente Mattarella li ha chiamati eroi della Resistenza e ha ricordato Enzo Sereni», che si fece paracadutare nell’Italia occupata dai nazisti e fu ucciso a Dachau, «la Brigata ebraica rappresenta una parte fondamentale dell’antifascismo, chi non lo vuole capire è accecato dall’ideologia». Angelo ha portato in piazza la bandiera d’Israele, «unica democrazia
In corteo
Lo striscione della «Brigata ebraica» ieri a Porta Venezia, a Milano, per la festa del 25 aprile del Medio Oriente», ma la tiene avvolta come un mantello: «Si è stabilito di non sventolarla, non la sventolerò». I vessilli ammessi sono gialli e azzurri.
A passo lentissimo si procede verso l’annunciata contestazione. I filo-palestinesi si sono già scagliati contro l’associazione dei deportati (non necessariamente ebrei) che sfilavano con i nomi dei campi di sterminio sui cartelli. Adesso, davanti alle stelle di David s’è trovata, per caso, l’Anpi di Cuneo e prende i primi fischi.
È il passaggio in curva su piazza San Babila. Per coprire gli insulti, il corteo intona «Bella Ciao». Nel mezzo c’è quasi tutta la giunta milanese, la vicesindaco Ada Lucia De Cesaris,