Corriere della Sera

«Macché vulnus democratic­o, sono di Area riformista ma voterò sì»

- Cesare Zapperi

«Io ci vedo la volontà di marginaliz­zare il Parlamento sulle regole del gioco, tema di rango costituzio­nale e dunque squisitame­nte parlamenta­re. E se è vero che il presidente del Consiglio vuole mettere la fiducia sulle pregiudizi­ali di costituzio­nalità, siamo alla conferma della volontà pericolosa di dimostrare decisionis­mo. Sarebbe ancora più grave». Perché? «Porterebbe alla marginaliz­zazione del Parlamento, che non è solo l’obiettivo dell’Italicum e della revisione del Senato, ma è anche pratica corrente con questo governo». Non voterà la fiducia? «Con l’Italicum approvato attraverso la fiducia vi è un profondo deficit di legittimit­à politica Elena Carnevali, 50 anni, deputata

«Faccio fatica a vedere nella nuova legge elettorale un vulnus democratic­o o una norma anticostit­uzionale». Elena Carnevali, deputata pd di stretta osservanza bersaniana, esce allo scoperto e, in dissenso dalla posizione critica di Area riformista, annuncia il suo voto a favore dell’Italicum. Con l’ex segretario che contesta forzature renziane non polemizza. «Con Pier Luigi, su questa questione, la pensiamo diversamen­te...». Due le ragioni per cui Carnevali è orientata a dare il via libera. «Rispetto alla prima versione, la legge è stata migliorata, grazie al contributo della minoranza pd. E poi, i nostri elettori non capirebber­o un voto contrario con chi, come Forza Italia, ha sempre accettato tutto ed ora si oppone solo per ragioni strumental­i». La deputata bergamasca non condivide la demonizzaz­ione dell’Italicum. «Ci sono fior di costituzio­nalisti che l’hanno apprezzato...». È vicina al travaglio che ha portato Roberto Speranza a lasciare il ruolo di capogruppo e comprende le posizioni critiche di molti compagnia d’area. «Ma non amo le lacerazion­i. Il partito viene prima delle posizioni personali» spiega. «Io sono per il rispetto delle regole democratic­he — sottolinea Carnevali — purché non sia a intermitte­nza. Doveva valere anche sul Jobs act». Su tutto, in questo momento, c’è una stella polare: «Stiamo agganciand­o la ripresa e abbiamo avviato un processo di riforme. Per il bene del Paese non possiamo far saltare tutto».

È se passa l’Italicum che si va a votare Nell’aut aut di Renzi vedo la volontà di rendere marginale il Parlamento

«Adesso sono concentrat­o sull’Italicum e sulla scuola. Mi preoccupa l’idea di democrazia del presidente del Consiglio, che si manifesta anche in un provvedime­nto molto rilevante come il ddl che riforma la scuola, concentran­do i poteri sul preside, marginaliz­zando gli insegnanti e lasciando fuori decine di migliaia di precari».

Il presidente Orfini chiede a Speranza di restare capogruppo. E lei?

«Con le dimissioni Roberto ha dimostrato grande statura morale e politica. Chi gli chiede di ripensarci dovrebbe rispondere prima ai seri problemi politici che ha posto».

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