Corriere della Sera

Ordina la pizza a casa «Sei qui da sola?» Poi viene violentata

Milano, in corso le ricerche dell’aggressore

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L’incubo di Roberta è un ragazzo egiziano di quasi trent’anni. Alto un metro e ottanta, la carnagione olivastra, l’aria sveglia. Non conosce il suo nome, perché non lo aveva mai visto prima. Ma non dimentiche­rà mai i suoi occhi scuri e quelle parole: «Sei a casa da sola?». Perché quella frase è stata l’inizio dell’inferno di Roberta. Violentata dal ragazzo che le aveva consegnato la pizza a domicilio. Violentata a Milano, in un quartiere della periferia est, lei donna single di 41 anni. Un inferno simile a quello di altre trecento donne nella città dell’Expo dove si registra un caso di abuso al giorno.

Il violentato­re è ancora libero. Le indagini della polizia stanno ricostruen­do i dettagli del racconto di Roberta. Il primo davanti agli psicologi e ai medici del Servizio antiviolen­za della clinica Mangiagall­i, poi durante la denuncia davanti agli investigat­ori del commissari­ato di Lambrate. Una storia che inizia per caso intorno alle 20.30 di mercoledì scorso. Roberta torna a casa stanca, la prossima settimana dovrà iniziare un nuovo lavoro in un call center. È tornata a vivere dopo due anni nel piccolo appartamen­to di Lambrate da lunedì dopo la fine di una relazione con un altro uomo. Non ha voglia di cucinare, ordina una pizza come aveva fatto tante altre volte in una pizzeria take away che dista meno di cinquanta metri da casa. La gestisce un egiziano, Roberta lo conosce e conosceva anche i «ragazzi» che in motorino consegnava­no le pizze a domicilio. Quando alle 21 suona il citofono la voce è però quella di uno sconosciut­o. «Sali pure, terzo piano».

Il tempo di aprire la porta e Roberta si trova di fronte un giovane nordafrica­no, alto, molto più del suo metro e sessanta scarso. Il ragazzo supera la soglia di casa mentre la 41enne prende il portafogli­o. «Mi ha chiesto se fossi in casa da sola» scriverà Roberta nella denuncia. Lei dice di aver risposto con una battuta, senza pensarci: «Stasera siamo io e il gatto». È stato a quel punto che Un morto, due feriti e residenti evacuati in serata per motivi di sicurezza. È questo il bilancio dell’esplosione avvenuta ieri pomeriggi dopo una fuga di gas in via Milano a Barletta. Lo scoppio ( sopra, foto Ansa) ha provocato la morte di Nicola Delvecchio, tecnico dell'Italgas di 56 anni. Feriti un collega della vittima e il comandante dei vigili urbani. In serata la fuga di gas non risultava ancora arginata del tutto.

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