Cadute, errori e pazienti suicidi Il libro nero degli ospedali
e anche i duecento milioni di euro per premiare gli insegnanti più bravi saranno assegnati da un nucleo di valutazione all’interno del quale il preside è soltanto uno dei protagonisti».
Il ruolo del preside è uno dei nodi dello sciopero del 5 maggio. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi sogna il «preside sindaco» dai super poteri. Gli insegnanti temono un «preside padrone» dal potere assoluto. «Ma più potere — dice Faraone — significa anche più responsabilità e il dirigente che pensa di comandare senza l’aiuto dei suoi collaboratori non potrà mai far funzionare la sua scuola». Piuttosto, aggiunge, «il ddl va guardato nel merito: Cadute «fatali», suicidi o tentati suicidi da parte dei pazienti, e poi errori chirurgici, nelle terapie e nelle trasfusioni, decessi o gravi conseguenze per errata attribuzione del codice del Triage e infine casi di violenza, ai danni degli operatori o dei degenti. Sono alcuni dei principali problemi che si sono verificati negli ospedali italiani tra il settembre 2005 e il dicembre 2012, segnalati tramite il Simes («sistema informativo per il monitoraggio degli errori in sanità») e ora raccolti dal ministero della Salute nel quinto Rapporto di monitoraggio degli eventi sentinella. In totale le segnalazioni sono state 1.918 e vedono in cima agli «eventi avversi» le cadute che hanno portato a decessi o gravi danni, in totale 471. Seguono i suicidi o tentati suicidi da parte dei pazienti, che in sette anni sono stati 295. Diverse anche le complicazioni legate agli interventi chirurgici: in 159 casi le denunce riguardavano strumenti o materiale «dimenticato» nel corpo dei pazienti che ha costretto a un nuovo intervento, in 135 decessi o danni imprevisti dopo gli interventi chirurgici. Sono poi state segnalate 26 operazioni in parti del corpo sbagliate, 32 procedure errate nel paziente giusto e 16 in quello sbagliato.